Franco Chiesa, un'offerta per Bergamo
Assegnata Fara Gera Lario

A piccoli passi si dipana la matassa legata al futuro della Franco Chiesa Spa, la società specializzata nel commercio di materiale idrotermosanitario e ferramenta in concordato preventivo. Mercoledì 5 agosto è stata siglata l'intesa per il passaggio ad una nuova società delle attività del ramo d'azienda della filiale di Fara Gera Lario (Co) con l'assorbimento di 10 dei 17 lavoratori in organico. Ma la notizia, secondo quanto riportano dal sindacato, è la presentazione di un'offerta di subentro giunta alla procedura, guidata dal commissario giudiziale Luciana Gattinoni, per la sede di Bergamo.

«A giorni - spiegano Alberto Citerio (Fisascat-Cisl), Paolo Agliardi (Filcams-Cgil) e Maurizio Regazzoni (Uiltucs-Uil) - il commissario giudiziale ufficializzerà il bando per l'assegnazione». Al momento non ci sono indicazioni di sorta: stando ai si dice, l'offerta dovrebbe riguardare solo la sede di Bergamo e, con ogni probabilità, potrebbe essere stata avanzata da uno dei due soggetti che si sono già aggiudicati alcuni dei rami d'azienda di Franco Chiesa. La Abbatista di Busto Arsizio, lo ricordiamo, ha rilevato a metà luglio le filiali di Villa d'Adda e di Romano di Lombardia (riassorbendo 12 dei 17 addetti a Villa e 12 su 34 a Romano); la milanese Fisar, invece, sempre a metà luglio si era aggiudicata la filiale di Cantù (riassorbendo 23 dei 32 addetti) mentre ieri, attraverso la controllata Chiesa Lario srl, ha rilevato la filiale di Fara Gera Lario. Ricordiamo, poi, che in corsa per le altre attività della Franco Chiesa potrebbe esserci anche il consorzio B.B.C. Bergamo (costituito da alcuni clienti bergamaschi della Franco Chiesa) che aveva annunciato interesse per la sede di Bergamo oltre che la filiale di Onore.

Mercoledì i sindacati oltre all'accordo per la filiale di Fara Gera Lario hanno sottoscritto l'accordo di mobilità volontaria alla filiale di Sesto San Giovanni (Mi) dove lavoravano 11 addetti. «C'è grande attesa e preoccupazione per il destino della sede di Bergamo (148 lavoratori) - spiegano i sindacalisti -, ma soprattutto per quello che accadrà per la filiale di Onore (23 addetti ndr) e per il deposito di Cologno (9 persone ndr): quest'ultimo che potrebbe però essere gestito nella partita legata alla sede cittadina». L'auspicio è che nel momento in cui sarà ufficializzato il bando d'assegnazione possa attivarsi davvero una gara migliorativa per rilevare la storica società.

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