Economia
Mercoledì 24 Giugno 2009
Il «Pitti Bimbo» di Firenze
con due aziende bergamasche
A Firenze, alla Fortezza da Basso, dal 25 al 27 giugno apre la 69esima edizione di Pitti Bimbo, tradizionale vetrina della moda per l’infanzia. In tutto 436 aziende del settore, per un totale di 635 marchi – 221 dei quali esteri – presenteranno le nuove collezioni primavera/estate.
Un fenomeno, quello della moda per bambini, che ha sì risentito della crisi economica che ha colpito il settore del tessile e dell’abbigliamento in generale ma che, secondo i dati forniti dal Centro studi della Federazione Tessile e Moda, ha sofferto meno rispetto agli altri comparti della filiera.
L’anno 2008,il mercato dell’abbigliamento dagli 0 ai 14 anni, intimo ed accessori inclusi, ha segnato un rallentamento dello 0.1%, con un fatturato di oltre 2 miliardi e 600 milioni di euro. Ridotta del 2.7% la produzione nel 2008, è invece salito il peso delle esportazioni (+0.8%), per un valore di 791 milioni di euro. L’anno 2009 si apre però all’insegna di una recessione globale che coinvolgerà inevitabilmente anche questo settore (nel primo bimestre del 2009 -0.2% contro lo 0.8% del totale Tessile Moda).
E anche per questi dati Pitti Bimbo cerca un rafforzamento del settore puntando sulla novità: lo sport e la streetwear entrano con forza delle linee bimbo, così come le ultime nate tra le sezioni del salone pensano a una moda etica ed ecosostenibile, ma anche a prodotti più selezionati, collezioni più eclettiche e di ricerca.
In scena i grandi marchi di sempre, anche due griffe bergamasche consolidate: I Pinco Pallino di Entratico, con anche la linea streetwear «1950« e «Icone», che presentai capi storici reinterpretati in una serie di 10 abiti, e Cyrus Company di Treviglio, che produce per l’infanzia complementi di arredo, ma anche abbigliamento, tessile e accessori ludici, con uno stile d’ispirazione romantica.
Fabiana Tinaglia
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