Bresciani (Cgil): contro la crisi
gli enti locali possono fare molto

«A pochi giorni dalle elezioni amministrative riteniamo utile e necessario svolgere alcune riflessioni sul ruolo della Provincia e dei Comuni bergamaschi nel contrasto alla crisi. Una crisi che sinora è stata attenuata dagli ammortizzatori sociali, ma che nei prossimi mesi, se nulla cambia, vedrà migliaia di lavoratori perdere il posto di lavoro». Inizia così l'invito che il segretario generale della Cgil di Bergamo, Luigi Bresciani, rivolge alla Provincia e ai Comuni  dopo la tornata elettorale


Il sindacato, negli ultimi tempi, ha avviato con le Associazioni rappresentative del mondo imprenditoriale bergamasco e con le Istituzioni una serie di confronti che hanno portato alla stesura di “Patti territoriali”, progetti territoriali (Valseriana), accordi con le Banche, creazione di fondi di sostegno per lavoratori privi di ammortizzatori sociali. Tutte iniziative che hanno l’obiettivo di contrastare la crisi, cercare di delineare dei percorsi di sviluppo per il territorio, dare segnali di forte coesione sociale. Molte volte però, nel nostro lavoro, ci troviamo di fronte a Comuni che ci dicono “ma noi cosa possiamo fare”?. E’ una domanda legittima da parte dei tanti Sindaci che si trovano a dover fronteggiare la crisi di tante Aziende sul loro territorio e quindi le difficoltà per le tante famiglie coinvolte. Noi crediamo che Provincia e Comuni possano fare molto attivando iniziative ed investimenti “anticiclici” che certamente tengano conto dei vincoli derivanti dal rispetto del patto di stabilità e del non stravolgimento dei programmi triennali, ma spazi per ulteriori interventi ci sono almeno in due direzioni: - misure di sostegno a chi è stato colpito in maniera pesante dalla crisi in sinergia con chi si sta già muovendo per sostenere le famiglie in difficoltà. I Comuni non devono essere lasciati soli, ma allo stesso tempo non devono pensare che “fare da soli” è meglio. Occorre inoltre contrastare l’idea che l’assistenza si fa solo dando i soldi alle famiglie anziché servizi. - interventi di contrasto alla crisi intervenendo sul tessuto economico e produttivo del territorio. Tanti dibattiti sulla globalizzazione non cancellano il ruolo del territorio. Anzi, la crisi riporta alla riscoperta del territorio come uno degli elementi più importanti della competitività del sistema. Da qui il ruolo fondamentale della Provincia e dei Comuni in una dimensione di programmazione sovra comunale. La competitività di un territorio non riguarda solo un Comune: la competitività della Val Seriana non riguarda solo Albino, ma tutti i comuni della Val Seriana e quindi c’è una richiesta forte di governo di aree più vaste. Questo significa che in futuro ci vuole più Provincia, non meno Provincia. La Provincia potrebbe dare un primo, forte segnale in questa direzione attraverso un grande impegno su un programma straordinario di manutenzione dei beni pubblici (edifici scolastici, strade, aree protette, parchi, aree degradate, riqualificazione urbana, investimenti sul settore idrico). I Comuni potrebbero avviare un programma straordinario di riconversione eco-compatibile di tutti gli edifici pubblici. Inoltre potremmo creare un “Forum per la formazione e l’istruzione” che veda coinvolta la Provincia, il Provveditorato, le Imprese, i sindacati, l’Università di Bergamo con l’obiettivo di predisporre un progetto per aumentare la qualità dell’occupazione e la competitività del territorio bergamasco. Dobbiamo cioè lavorare tutti insieme non per abbassare, ma alzare gli standard di qualità, di conoscenza e di innovazione sul territorio”.

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