La sentenza: è antisindacale sostituire
chi sciopera con lavoratori occasionali

È antisindacale il comportamento di un'azienda che, in un giorno di sciopero, assume collaboratori occasionali per sostituire i propri dipendenti che stanno partecipando all’agitazione. È il senso della sentenza emessa il 29 maggio dal Tribunale di Bergamo.

Il caso finito davanti al giudice del lavoro Antonella Troisi era quello della Centax Spa di Bergamo, azienda leader nel mercato dei servizi finanziari telematici, dove lavorano 123 persone.

La vicenda - come spiega la Cgil in un comunicato - risale al 4 aprile scorso, giorno di mobilitazione proclamata a livello nazionale dalla Cgil. In quella data, spiega il sindacato, la Centax aveva spostato, cambiando loro mansione, 5 dipendenti in servizio chiedendo loro prestazioni straordinarie; aveva poi assunto 5 collaboratori per sostituire chi ha aderito allo sciopero.

La Filcams-Cgil, avvisata da alcuni lavoratori, aveva deciso di promuovere una causa per comportamento antisindacale, con l’assistenza legale dall’avvocato Loredana Baschenis. Dopo l’udienza del 12 maggio, il 29 maggio è arrivata la sentenza che «accoglie il ricorso e dichiara antisindacale il comportamento tenuto dalla Centax Spa in ordine all’assunzione di 5 collaboratori occasionali in occasione dello sciopero nazionale del 4 aprile 2009; condanna la parte resistente Centax Spa al pagamento delle spese di lite a favore della Filcams Cgil (…)».

Il testo della sentenza ha precisato anche che «non si configura come antisindacale (…) il comportamento del datore di lavoro che, in occasione di uno sciopero, adibisce il personale dipendente dell’azienda rimasto in servizio alle mansioni proprie dei lavoratori scioperanti». Dichiara però che «l’opinione prevalente e condivisibile nega la legittimità del ricorso a nuove assunzioni per sopperire all’astensione dal lavoro degli aderenti allo sciopero (…)».

«Si tratta di una sentenza positiva perché tutela il diritto di sciopero dei lavoratori, richiamato dalla Costituzione», commentano Paolo Agliardi, segretario generale della Filcams di Bergamo, e Roberto Rossi, della segreteria provinciale Cgil e Filcams, che segue i problemi dell’azienda. «Il tentativo dell’azienda di sostituire il proprio personale in sciopero con personale esterno è stato riconosciuto come anti-sindacale, comportamento che purtroppo ancora riscontriamo in alcune realtà. Vogliamo sottolineare che il diritto all’attività sindacale e allo sciopero sono diritti che tuteleremo sempre e in qualsiasi situazione».

L'azienda non ha ancora ricevuto la sentenza e si riserva quindi eventuali commenti.

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