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L’azienda nei giorni scorsi aveva già dichiarato la disponibilità a fare il possibile per andare incontro ai lavoratori e mercoledì il consigliere delegato Massimo Trabattoni l’ha ribadito. Esprimendo di nuovo il rammarico per la chiusura del reparto, ha dichiarato che «come contropartita per non essere riusciti a creare il polo di eccellenza, riteniamo doveroso fare tutto il possibile per aiutare i lavoratori».
Sul fronte del reimpiego intanto si muovono anche le istituzioni. Dopo l’incontro con l’azienda, i rappresentanti sindacali sono stati ricevuti dal sindaco di Urgnano, Venceslao Testa, e dal vice Giuseppe Rossi. «Abbiamo chiesto indicazioni sull’area», dice Raffaele Salvatoni della Femca-Cisl, e il sindaco assicura che «nel Piano di governo del territorio (Pgt) che stiamo predisponendo resterà industriale e artigianale».
«Abbiamo chiesto anche la disponibilità a sottoscrivere un protocollo d’intesa per dare a chi perde il posto di lavoro un canale privilegiato nelle nuove attività che dovessero insediarsi qui», dice Pietro Allieri della Filtea. Disponibilità che è stata accordata, insieme all’impegno ad attivarsi per favorire il ricollocamento anche in altre aziende del paese: «Abbiamo chiesto l’elenco dei lavoratori e faremo di tutto per aiutarli a ricollocarsi», dice il sindaco.
I lavoratori di Urgnano, in assemblea mercoledì nel primo pomeriggio, hanno dato il via libera ai sindacalisti per procedere sulla strada intrapresa. Martedì 24 ci sarà un’altra assemblea.
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