In valori assoluti si scende a quota 2.989 (salvo aggiornamento finale) dalle 4.580 di un anno prima, con una «perdita» da parte del mercato di oltre 1.500 vetture. Il dato bergamasco è sostanzialmente allineato alla media lombarda che ha visto, nel confronto tra gennaio 2009 e gennaio 2008, un calo di quasi il 36%, con la discesa da 44.738 a 28.695 immatricolazioni: il picco negativo si registra a Lecco e Varese dove il calo percentuale supera il 40%. Sulla caduta delle immatricolazioni a gennaio sicuramente ha inciso l'attesa per gli incentivi alla rottamazione e per le auto con impatto ambientale, ma non va dimenticato che segue un 2008 pesante, chiuso, secondo i dati ormai definitivi, poco sopra quota 38.500, un livello che riporta il mercato bergamasco indietro di due anni dopo il boom del 2007 (44.288 immatricolazioni).
Proprio l'incertezza su un possibile non rinnovo degli incentivi che scadevano a dicembre e le numerose offerte promozionali di fine anno potrebbero poi aver portato all'effimera ripresa di dicembre (2.777 secondo gli ultimi aggiornamenti, il miglior dicembre dal 2002), con un anticipo degli acquisti e delle immatricolazioni che si è poi ripercosso negativamente sul dato di gennaio. Le indicazioni per marche relative a un solo mese non sono particolarmente significative, ma soltanto cinque case hanno immatricolato più di 150 vetture a gennaio in provincia di Bergamo: nell'ordine sono Fiat (con una quota di mercato in ulteriore crescita al 23%), Volkswagen (8%), Opel (7,6%), Ford (6,6%) e Peugeot (5,1%), quest'ultima in grande recupero. Sopra quota cento immatricolazioni si trovano anche Citroen (quota di mercato del 4,7%), Audi (4,3%), Smart (4%), Nissan (3,9%), Lancia (3,7%) e Mercedes (3,4%), mentre perdono quota, con meno di 100 immatricolazioni, Toyota (2,3%), Renault (2,7%) e Bmw (2,6%).
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