Laura Isnenghi è stata riconfermata presidente provinciale dell’Assopto, l’Associazione aderente ad Ascom che riunisce gli ottici optometristi della provincia di Bergamo. Isnenghi, che gestisce due negozi di ottica (uno a Bergamo e l’altro a Verdello) è stata riconfermata all’unanimità; vicepresidente del nuovo direttivo è stato eletto Enrico Pirotta di Cologno al Serio, segretario Luca Elzi di Bergamo e consiglieri Giuseppe Luiselli di Leffe, Samuele Gotti di Almè (che lascia la carica di vicepresidente), Marco Benedetti di Dalmine, Gianmario Bonacina di Ponte San Pietro. Isnenghi guida dal 2005 l’Assopto bergamasca che è la rete di rappresentanza associativa di Federottica, la più importante e rappresentativa organizzazione nazionale dei professionisti del settore ottico e optometrico. Il direttivo rimarrà in carica fino al 2011.
«La riconferma di tutto il consiglio direttivo è indice che in questi tre anni abbiamo lavorato bene, che vuol dire abbiamo cercato di rispondere al meglio alle esigenze dei nostri associati, rappresentandoli anche negli ambienti istituzionali – commenta così Laura Isnenghi la sua riconferma a presidente dell’Assopto provinciale –. Il nostro compito è quello di rappresentare gli Associati in tutti i settori della vita professionale ed economica, e ciò si articola nel concreto nel prestare assistenza pratica e legale nelle questioni attinenti gli interessi etici ed economici dell'esercizio professionale e nel potenziare la diffusione della cultura specifica del settore».
Paolo Rossi è stato invece riconfermato presidente del gruppo Librai- Cartolai dell’Ascom di Bergamo. Oltre a Rossi, che è al suo secondo mandato e gestisce una libreria in città, sono stati riconfermati Pierino Bacis di Bergamo (vicepresidente), Paolo Gerotti di Ponteranica (consigliere) e Maria Pia Soldo di Zanica (consigliere). Nella nostra provincia si contano 299 librerie e cartolerie (dato al terzo trimestre 2008).
Il numero di attività è in continuo calo: nel giro di cinque sono diminuite quasi del 19%, mentre rispetto al 2007 del 4.47%; in città si contano 65 insegne. Per il presidente Rossi il principale problema resta quello della regolamentazione degli sconti, che crea un solco marcato tra due tipologie di offerta, le catene e le grandi superfici. «Catene e grandi superfici in virtù degli alti volumi venduti e degli accordi con gli editori possono proporre sconti sostanziosi. La distribuzione – spiega Rossi - è ormai governata dalle case editrici, il 60-70% del mercato è in mano alle catene e alle librerie indipendenti non restano molti spazi. Esse possono resistere puntando sulla specializzazione, sul servizio o su qualche formula mista come la libreria-caffetteria o altre proposte innovative, ma è sempre più difficile».
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