I nuovi contratti di lavoro sono stati quasi pari a quelli che si sono chiusi: 139.816 contro 139.254. Il saldo è risicato e diventa ampiamente negativo per gli uomini: -3.430. La frenata delle assunzioni rispetto al 2007, quando erano state più di 178 mila, è vistosa: 38.222 contratti in meno, un calo del 21,5%.
Per l'assessore provinciale al Lavoro, Giuliano Capetti il quadro è «più preoccupante di quanto si potesse pensare. Sulla base dei dati di novembre, la situazione sembrava più positiva». «L'elemento di fondo è questo: da tre, quattro mesi c'è un calo notevole delle assunzioni e c'è un rallentamento del mercato del lavoro», dice Capetti, indicando anche nel calo delle cessazioni (circa 20 mila in meno, pari al 12,8%) un segnale in questa direzione. Note negative anche sul numero dei lavoratori assunti e cessati: 107.018 contro 112.864. «È la prima volta e questo dato è ancora più preoccupante, perché vuol dire che abbiamo più di 5.800 persone in meno nel mondo del lavoro», sottolinea l'assessore. Nel dettaglio sono 405 lavoratrici e 5.441 lavoratori in meno.
Un impatto pesante, testimoniato non solo dai numeri. «Da metà gennaio - dice Capetti - registriamo un afflusso continuo ai Centri per l'impiego di gente che si vuole iscrivere in cerca di lavoro».
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