Economia
Giovedì 05 Febbraio 2009
Sciopero alla Cassera
I sindacati: trattativa difficile
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Il sindacato evidenzia «la chiusura su tutti i fronti» rispetto ai quattro punti che i rappresentanti dei lavoratori hanno portato al tavolo del confronto per cercare di gestire con il minore impatto possibile la decisione riorganizzativa dell’azienda. In sintesi, come illustrano dal sindacato, i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto il ritiro della procedura di mobilità «per aprire un confronto non vincolato dai tempi stretti (75 giorni) della procedura»; la «disponibilità all’utilizzo degli ammortizzatori sociali, siano essi nella formula "ordinaria" o "straordinaria"; la «disponibilità a formulare proposte di incentivazione economica per chi decidesse di lasciare l’azienda»; una «particolare attenzione alla situazione legata alle lavoratrici oggi occupate con contratti part-time».
Per questi motivi allo stabilimento Cassera di Bergamo giovedì 5 febbraio è stata una giornata di sciopero: otto ore di astensione dal lavoro con un presidio davanti ai cancelli della fabbrica sviluppatosi lungo tutto l’arco della mattinata. Un’iniziativa di protesta, contestuale all’incontro sindacale avvenuto alla sede milanese di Smi-Ati (l'associazione di categoria che riunisce le aziende del sistema moda), che potrebbe essere replicata nei prossimi giorni. «Ora con i lavoratori ci confronteremo lunedì nel corso di un’assemblea di fabbrica - spiegano i sindacati -. Decideremo lì quali iniziative di protesta mettere in campo, tenuto conto che, poi, il 20 febbraio ci sarà il secondo confronto sindacale che, in questa occasione, si svolgerà alla sede bergamasca di Cassera».
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Manifestazione alla ditta Cassera