Piacciono i prestiti concessi in Posta
Bergamo, nel 2013 cresciuti del 14%

Alle Poste aumentano i finanziamenti, e con essi, il fatturato dell'azienda. Nei primi otto mesi dell'anno, complice la crisi che non smette di mordere, i prestiti erogati nei 237 uffici postali di Bergamo e provincia sono cresciuti mediamente del 14%.

Alle Poste aumentano i finanziamenti, e con essi, il fatturato dell'azienda. Finita l'era delle raccomandate e dei telegrammi, con l'entrata nel mercato del ramo bancario (con BancoPosta), e con i successivi accordi con istituti di credito e società di finanziamento terze, Poste Italiane sta diventando anche un'importante realtà per la concessione di prestiti e mutui.

Un esempio, su tutti, la sinergia che consente alle Poste di collocare ai propri utenti prestiti e mutui di Deutsche Bank. Accordi legati anche da obblighi di legge, in quanto Poste Italiane non è autorizzata a fare intermediazione del credito, e quindi non può erogare direttamente i finanziamenti alla clientela. Ma, direttamente o indirettamente, quel che conta per il cliente è il risultato finale e, dati alla mano, pare proprio che quanto messo in campo dalle Poste, ai propri utenti piace molto. Facile capire il perché quindi il perché tra i soci dell'Abi (Associazione bancaria italiana) crescano i segnali d'insofferenza, anche perché il prestito è uno dei capitoli più redditizi del sistema bancario e la concorrenza di Poste Italiane fa molto male al budget degli istituti di credito.

Nei primi otto mesi dell'anno, complice la crisi che non smette di mordere, i prestiti erogati nei 237 uffici postali di Bergamo e provincia sono cresciuti mediamente del 14%. Visto l'importo medio erogato, pari a circa 6.700 euro, si intuisce che i prestiti sono richiesti principalmente dalle famiglie. Non mancano le richieste di aiuto da parte del popolo delle partite Iva e delle Pmi, anche se qui i numeri sono modesti. 


Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 24 ottobre

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