Italcementi, sciopero nazionale
Manifestazione venerdì a Bergamo

Venerdì di sciopero, con corteo e presidio a Bergamo, per i lavoratori dell'intero gruppo Italcementi. L'11 ottobre - si legge in un comunicato del Coordinamento nazionale Rsu - sono state proclamate per 8 ore di sciopero. Previsti disagi in città.

Venerdì di sciopero, con corteo e presidio a Bergamo, per i lavoratori del gruppo Italcementi. L'11 ottobre - si legge in un comunicato del Coordinamento nazionale delle Rsu - sono state proclamate per 8 ore di sciopero dell'intero gruppo (Italcementi, Ctg e Calcestruzzi sede).

I lavoratori chiedono il rispetto degli accordi sottoscritti sia in sede sindacale che in sede ministeriale rispetto al piano di riorganizzazione del gruppo concordato il 27 Dicembre 2012.

La manifestazione
- presidio dalle 7.30 davanti alla  portineria centrale della sede dell'azienda in via Madonna della Neve;
- concentramento nazionale alle 10.45 in via Madonna della Neve 4 a Bergamo (i pullman lasceranno i lavoratori all'angolo tra via Angelo Mai e via Martiri di Cefalonia).
- inzio del corteo alle 11: partenza da via Madonna della Neve, via Gabriele Camozzi, largo Porta Nuova, Sentierone, via Torquato Tasso, via Contrada dei Tre Passi, via Camozzi, via Madonna della Neve.

Il presidio
Alle 12.15 il corteo, confluito di fronte all'ingresso della sede di Italcementi di via Madonna della Neve, costituirà il presidio, nel corso del quale sono previsti interventi delle Rsu dei vari stabilimenti e le conclusioni dei segretari nazionali di comparto che chiuderanno l'iniziativa intorno alle 13,30.

Sono previsti arrivi dai 14 stabilimenti in Italia (Calusco, Rezzato, Broni, Colleferro, Matera, Samatzai, Isola delle Femmine, Sarche, Guardiaregia, Scafa, Salerno, Castrovillari, Monselice e Trieste).

Le ragioni dei manifestanti
«Lo stato di agitazione dell'intero gruppo - scrivono i sindacati - è stato proclamato  a seguito della confermata volontà del gruppo di voler sospendere, per poi cessare, qualsiasi attività nei siti produttivi di Scafa (Pe) e Monselice (Pd) e Broni (Pv) a partire da gennaio 2014 (con 200 esuberi cogenti) e di voler rivedere comunque gli obiettivi del piano 215 in funzione dell'andamento del mercato nel periodo di vigenza dell'accordo». 

Inoltre la protesta dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali «rivendica anche  corrette relazioni sindacali sia a livello nazionale che di stabilimento (Rsu) basate sul confronto, sulla partecipazione e coinvolgimento nella scelta e nella modalità di gestione degli strumenti individuati quali trasferimenti e trasferte di lavoratori, formazione, rotazione equa dei lavoratori collocati in cassa integrazione, pagamento ratei premio feriale e pagamento indennità di preavviso. Gli accordi sottoscritti devono essere applicati come convenuto, non in modo unilaterale. Attualmente sono in vigore accordi sindacali che prevedono esuberi temporanei fino ad un massimo di 665 esuberi in Italcementi, fino ad un massimo di 335 in Calcestruzzi e fino ad un massimo di 80 in Ctg (Centro tecnico di gruppo). Che i Lavoratori stiano dando un notevole contributo in questa crisi è fuori di dubbio, che si chieda di modificare gli accordi vigenti non è possibile».

Lo stato di agitazione di gruppo:
- blocco immediato degli straordinari negli stabilimenti maggiormente interessati alla produzione a ciclo completo;
- il blocco immediato delle attività affidate alle imprese esterne e conseguente riconduzione all'organizzazione interna del lavoro consentendo il riassorbimento del maggior numero possibile di addetti;

Inoltre 16 ore di sciopero così articolate:
- 8 ore il giorno 11 ottobre con la manifestazione nazionale a Bergamo;
- 8 ore da effettuarsi entro fine ottobre, gestite a livello territoriale con le Rsu dei singoli stabilimenti.

 

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