Metalmeccanici in mobilità
La Provincia finanzia 2 progetti

Martedì 1° ottobre, in Provincia, sono stati siglati due protocolli per l'attuazione di misure di politica attiva destinate alla riqualificazione professionale e reimpiego di lavoratori del settore metalmeccanico in mobilità.

Martedì 1° ottobre, in Provincia, sono stati siglati due protocolli per l'attuazione di misure di politica attiva destinate alla riqualificazione professionale e reimpiego di lavoratori del settore metalmeccanico in mobilità. Firmatari sono: Provincia di Bergamo, Apindustria Bergamo (capofila del progetto), Confindustria, Impresa e Territorio, Cgil, Cisl e Uil.

I due protocolli sono destinati esclusivamente ai lavoratori metalmeccanici iscritti alla lista di mobilità legge 233/91 e residenti o domiciliati nei territori di Treviglio e di Ponte San Pietro.

La Provincia finanzierà i due progetti con 40mila euro, come deliberato dalla Giunta di lunedì 30 settembre 2013: "Le misure interessano le aree di Treviglio e dell'Isola, due realtà che presentano un numero elevato di lavoratori del metalmeccanico in difficoltà", spiega l'assessore Giuliano Capetti. "Su 614 lavoratori totali iscritti nelle liste di mobilità del Centro impiego a Treviglio, 236 provengono da aziende del settore metalmeccanico. Nell'Isola, che fa capo al centro di Ponte San Pietro, sono 222 su un totale di 623".

La realizzazione delle iniziative previste nei progetti comporterà l'impegno della Provincia a supportare le azioni finalizzate all'outplacement, con l'obiettivo di favorirne la ricollocazione. I percorsi di riqualifizazione professionale saranno realizzati dagli enti accreditati per i servizi al lavoro e alla formazione.

«Quanto contenuto nei due protocolli fa parte di un progetto presentato da Apindustria Bergamo e condiviso poi dagli altri soggetti firmatari, sindacati compresi, con l'obiettivo chiaro della ricollocazione» hanno spiegato Fulvio Bolis per la segreteria CGIL, Giacomo Meloni per la segreteria CISL e Amerigo Cortinovis per la segreteria UIL.
«Nelle aree interessate, quella di Treviglio e quella dell'Isola, l'andamento del comparto metalmeccanico ha mostrato un timido segnale positivo: dunque i due protocolli intervengono per stimolare un percorso di politiche attive che puntino alla ricollocazione».
Il progetto prevede di coinvolgere 230 lavoratori che si trovino in mobilità nella zona di Treviglio e 220 nell'Isola Bergamasca. Per ciascuno dei protocolli sono stati stanziati 20mila euro (previsti da uno dei capitoli di spesa dell'Atto Negoziale sottoscritto dalla Provincia con la Regione Lombardia): si tratta di fondi che serviranno a supportare le diverse tappe del progetto, dall'individuazione di un centinaio di aziende da coinvolgere in ciascuno dei due territori ad attività formative mirate e correlate alle opportunità di occupazione, fino a percorsi di orientamento e tutoraggio. La gestione diretta del processo sarà affidata a ABF di Treviglio (Agenzia Bergamasca Formazione) e all'agenzia per il lavoro Umana. Al capitolo “obiettivi” nei due protocolli si legge:

«L'impegno di tutti gli enti e le società che partecipano all'azione è di proporre congrue opportunità occupazionali ad almeno il 20% di quanti aderiranno al progetto». «Pensiamo che questi due protocolli possano essere utili per dare un supporto valido alla riqualificazione di personale che è già stato licenziato ed è in mobilità, con la finalità ultima della ricollocazione, in un momento così difficile per chi tenta di reinserirsi nel mondo del lavoro dopo esserne stato estromesso» concludono i tre sindacalisti. «Ora parte la fase esecutiva che, insieme alla Provincia, dovremo monitorare, come previsto dall'accordo».

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