«Stangata per lavoratori e pensionati
Da irresponsabili causare crisi di governo»

Nella notte tra lunedì 30 e martedì 1° ottobre scatta l'aumento dal 21 al 22% dell'Iva. La crisi di governo apertasi con le dimissioni di parlamentari e ministri del Pdl non ha consentito al Consiglio dei Ministri di venerdì scorso di varare il decreto per far slittare l'aumento almeno fino a gennaio. Questa scelta, naturalmente, si riverserà su lavoratori e pensionati.

“In una fase come quella attuale – scrivono in una nota i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Bergamo - il paese ha bisogno di essere governato. E' da irresponsabili causare una crisi di governo che rischia di far precipitare le condizioni di vita delle fasce sociali più esposte alla crisi. L'incremento dell'IVA colpirà in maniera indiscriminata soprattutto le famiglie di lavoratori e pensionati già duramente provate da questi anni di crisi. Occorre che si affronti da subito, nella legge di stabilità, un intervento urgente di riforma fiscale teso a compensare i redditi medio-bassi di lavoratori e pensionati e che rilanci, con interventi di riduzione fiscale, nuovi investimenti e occupazione. Occorre inoltre definire e garantire il completo finanziamento della cassa integrazione in deroga per il prossimo anno. Sono migliaia le lavoratrici e i lavoratori bergamaschi coinvolti che rischiano di precipitare in uno stato di marginalità e povertà. Senza un'impegno comune e risposte concrete su questo versante rischiamo tensioni sociali altissime”.

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