Malattie professionali in Bergamasca
Negli ultimi cinque anni 137 decessi

Le malattie professionali a Bergamo negli ultimi cinque anni. I dati elaborati dalla Cgil provinciale. Sul tema delle malattie professionali la Cgil di Bergamo presenta una nuova ricerca con le tendenze, le considerazioni e una serie di dati.

«Rispetto ai drammi improvvisi e talvolta fatali degli infortuni sul lavoro, gli effetti delle malattie professionali sulla vita dei lavoratori passano spesso in secondo piano nell'immaginario collettivo: eppure resta elevato il prezzo che continua a pagare chi abbia contratto queste malattie durante l'attività lavorativa».

Così la Cgil di Bergamo nel presentare la ricerca sulle malattie professionali. «Con il loro tempo di latenza più o meno lungo, di frequente le malattie professionali si manifestano quando il lavoratore è ormai fuori dal mercato del lavoro, dunque finiscono per "non fare più notizia". Soltanto in casi particolari le storie di malattia riescono ad approdare nei notiziari tv e sulle pagine dei giornali, ad esempio quando il numero di vittime è elevato e quando capita che i Tribunali condannino i proprietari di grandi aziende al risarcimento dei lavoratori colpiti come nel caso Eternit di Casale Monferrato».

Sul tema delle malattie professionali la CGIL di Bergamo ha presentato una nuova ricerca con le tendenze, le considerazioni e una serie di dati che illustrano il fenomeno sia a livello nazionale che provinciale. Lo studio, curato da Enzo Mologni della CGIL provinciale, contiene un'elaborazione statistica di dati INAIL sulle malattie professionali in Italia e a Bergamo nell'ultimo quinquennio (2008-2012), con le cifre relative ai casi denunciati, ai lavoratori che hanno riportato invalidità permanente, ai lavoratori deceduti nei settori dell'industria e dei servizi.

All'incontro, oltre a Enzo Mologni, anche Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della CGIL di Bergamo, Luciana Fratus che per la segreteria provinciale del sindacato si occupa della sicurezza nei luoghi d lavoro, e il nuovo direttore dell'INCA provinciale Severo Capelli.


Queste le cifre fornite dalla Cgil sulle malattie professionali registrate nella Bergamasca nell'ultimo quinquennio (2008-2012):
• 4.837 casi sono stati denunciati all'Inail
• 1.709 lavoratori hanno riportato una invalidità permanente (35,33 % delle denunciate)
• 137 lavoratori sono deceduti (è un di cui del dato antecedente)
• Mentre 89 sono i lavoratori deceduti per infortunio

«Si rileva subito - scrive la Cgil - che in provincia di Bergamo i casi mortali di MP sono più alti degli infortuni mortali, dato in controtendenza rispetto a quello nazionale. Come si vedrà in seguito sono i tumori professionali (soprattutto esposizione ad amianto) a determinare un dato così elevato. L'amianto è stato bandito nel 1992 ma il tempo di latenza della malattia è molto elevato (20-30anni), l'aspettativa è quindi, purtroppo, di aumento dei tumori professionali nel prossimi anni».

Scarica i pdf allegati con tutti i dati della ricerca della Cgil

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