Assunzione under 30
Il primato di Bergamo

Qualcuno rimarrà scettico, altri diranno che occorre valutare un arco temporale più ampio. Resta il dato, netto, inequivocabile: a livello lombardo, nel 2013, Bergamo vanta il primato di assunzioni giovanili rispetto al numero totale. 

Qualcuno rimarrà scettico, altri diranno che occorre valutare un arco temporale più ampio, molti parleranno di sorpresa. Resta il dato, netto, inequivocabile: a livello lombardo, nel 2013, Bergamo vanta il primato di assunzioni giovanili rispetto al numero totale.

Una bella iniezione di fiducia dopo anni di crollo delle certezze in una terra sempre generosa verso i giovani, ma la cui vena, alle prese con la crisi infinita, si era fatalmente inaridita. Invece ora lentamente sembra ricominciare a crescere il numero di assunti «under 30» in provincia di Bergamo. Lo rivelano i dati dell'indagine Excelsior, realizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro prima dell'entrata in vigore delle recenti norme che incentivano le assunzioni giovanili - sui fabbisogni occupazionali delle imprese, con riferimento ai giovani con meno di 30 anni, diffusi ieri a Rimini nel corso del Meeting.

Su un totale complessivo stimato in tutto il 2013 di oltre 8 mila assunzioni non stagionali in Bergamasca, saranno infatti 3.281 i lavoratori sotto i 30 anni che troveranno un'occupazione con un balzo del 5,4% rispetto al 2012. Ma l'aspetto più confortante è che la nostra provincia si piazza al settimo posto a livello nazionale per la percentuale di giovani assunti rispetto al totale: ben il 40,4% (prima si piazza Asti con il 46,6%) superando tutte le altre province a livello lombardo: dietro si piazzano Lodi (con il 39%) e Milano (con il 37,5%).

Complessivamente, ancora fino a tutto il 2013 le imprese italiane del settore privato sono pronte ad assumere oltre 120 mila giovani con meno di 30 anni (29 mila dei quali al di sotto dei 24), un numero pari al 32,8% di tutte le assunzioni non stagionali previste per l'anno in corso dalle imprese dell'industria e dei servizi.

A livello di settori sono proprio i servizi ad assorbire il maggior numero di giovani (il 34% fino a 29 anni e l'8% fino a 24 anni) seguiti dall'industria (28% fino a 29 anni e 7,5% fino a 24 anni). In particolare il commercio al dettaglio e i servizi finanziari assicurativi sono tra i bacini più favorevoli per i giovani, con il 52% di assunti under 30, seguiti dai servizi alle imprese (43%) e a quelli informatici (41%).

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 21 agosto

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