Lombardini spiega la cessione
«Una scelta di responsabilità»

«Una scelta di responsabilità». Emilio Lombardini, amministratore delegato, che aprì il primo Ld nel 1992 a Perego (Lecco), spiega così la vendita anche dei discount del gruppo. La cessione degli Ld alla Lillo Spa di Caserta segna la fine di un'epoca. 

«Una scelta di responsabilità». Emilio Lombardini, amministratore delegato, che aprì il primo Ld nel 1992 a Perego (Lecco), spiega così la vendita anche dei discount del gruppo. Dopo l'uscita da supermercati e cash & carry e prossimamente, con le ultime trattative in corso, anche dagli iper, la cessione degli Ld alla Lillo Spa di Caserta, che si perfezionerà entro il 30 settembre per il passaggio di proprietà e arriverà fino all'estate del 2014 per completare l'incasso della vendita, segna la fine di un'epoca.

Quella del gruppo della grande distribuzione bergamasca. Una storia da leader iniziata nel 1929 e portata avanti a suon di innovazioni, come l'apertura del primo cash & carry in Italia. Ma proprio per proiettare nel futuro una storia importante e garantire la continuità aziendale, la vendita si è presentata come la decisione migliore.

Meno di un anno fa il piano di ristrutturazione diceva addio a iper, super e ingrosso per puntare tutto sugli Ld. Ora la svolta. Perché?
«Il percorso di semplificazione e razionalizzazione è partito dalle attività non profittevoli: iper, super e cash & carry. Per Comprabene (cui facevano capo i supermercati Pellicano, Ndr) abbiamo venduto o chiuso tutti i punti vendita. Per GrosMarket li abbiamo venduti tutti e per gli iper, venderemo (il gruppo sta per firmare gli accordi preliminari, Ndr). Chiudere era facile. Più complesso era trovare la soluzione ottimale per salvaguardare Ld che, lo ricordo, è una realtà che è sempre cresciuta, fattura più di 800 milioni di euro, proiettata verso il miliardo, con 320 punti vendita e oltre 2 mila collaboratori».

Leggi tutta l'intervista a Lombardini su L'Eco in edicola sabato 27 luglio

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