Un miliardo alle aziende creditrici
Firmato il protocollo d'intesa

È stato sancito ufficialmente, con la firma del protocollo d'intesa, l'accordo per realizzare «Credito In-Cassa», l'iniziativa che consente di smobilizzare un miliardo di euro per pagare le imprese creditrici verso le Pubbliche amministrazioni.

Con la firma del Protocollo d'Intesa, Regione Lombardia, Finlombarda, Associazione nazionale dei Comuni d'Italia-Lombardia, Unione delle Province lombarde, Associazione italiana per il factoring e Commissione regionale Associazione Bancaria Italiana della Lombardia hanno sancito ufficialmente lunedì 22 luglio la propria collaborazione, già annunciata la scorsa settimana, per realizzare «Credito In-Cassa», l'iniziativa che consente di smobilizzare un miliardo di euro per pagare le imprese creditrici verso le Pubbliche amministrazioni. Per Regione Lombardia ha firmato il documento l'assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini.

SINERGIA E COLLABORAZIONE - L'assessore Melazzini ha sottolineato la «grande sinergia e collaborazione che si è instaurata per questa iniziativa, con cui liberiamo risorse importanti per le imprese». «È necessario - ha detto ancora Melazzini - dare motivazioni alle imprese per farle ripartire. "Credito In-Cassa" va in questa direzione».

Il presidente di Anci Lombardia Attilio Fontana ha parlato di «un'iniziativa per noi fondamentale», rimarcando la «tempestività con cui siamo riusciti a fare un provvedimento complesso e articolato». Il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano, in rappresentanza di Upl, ha definito «Credito In-Cassa» «un'operazione molto efficace. Ben vengano questi fondi, che aiuteranno le imprese a lavorare meglio e a evitare di creare ulteriore disoccupazione».

A CHI SI RIVOLGE - «Credito In-Cassa» si rivolge a tutte le imprese lombarde (micro, piccole, medie e grandi) singole in qualunque forma costituite, con sede legale o operativa in Lombardia, appartenenti a tutti i settori, che abbiano crediti scaduti o che saranno scaduti alla data di presentazione della domanda per la fornitura di beni e/o servizi /lavori nei confronti di Comuni/Unioni di Comuni e Province lombardi.

LA DOTAZIONE E FINANZIARIA - Un miliardo di euro messo a disposizione dalle società di factoring convenzionate che acquisteranno i crediti vantati dalle imprese nei confronti degli Enti locali aderenti a «Credito In Cassa», attraverso contratti di cessione del credito pro soluto stipulati con le imprese creditrici. La cessione pro soluto libera in tal modo l'impresa dal rapporto debito-credito con l'Ente locale e vede la società di factoring quale nuovo creditore dell'Ente locale.

Della dotazione finanziaria complessiva, il 70 per cento è destinato a sostenere le imprese che vantano crediti nei confronti dei Comuni e delle Unioni di Comuni lombardi e il 30 per cento a sostenere le imprese che vantano crediti nei confronti delle Province lombarde.

I CREDITI - I crediti vantati dalle imprese nei confronti dell'Ente locale devono essere certificati da quest'ultimo ai sensi del Decreto ministeriale Certificazione del 25 giugno 2012. I crediti devono altresì essere scaduti, non prescritti, certi, liquidi ed esigibili al momento della presentazione della domanda di accesso dell'impresa all'iniziativa Credito In Cassa.

I crediti potranno riguardare sia le spese correnti (spese ordinarie), sia le spese in conto capitale (spese di investimento) e avere un importo minimo di 10.000 euro e massimo di 750.000 per i Comuni e le Unioni di Comuni e di 1,3 milioni per le Province e i Capoluoghi di Provincia. Se l'impresa si impegna a liquidare a sua volta i propri sub-fornitori, tali importi sono aumentati rispettivamente fino a 950.000 euro per i crediti verso i Comuni e le Unioni di Comuni e fino a 1,5 milioni di euro per i crediti verso le Province e i Comuni Capoluoghi di Provincia.

I VANTAGGI PER LE IMPRESE - Grazie alla cessione del credito pro soluto, «le imprese - ha detto ancora Melazzini - possono migliorare la situazione dei propri bilanci immettendovi liquidità e guadagnare la possibilità di accedere a nuovi crediti». Grazie al contributo di Regione Lombardia i costi connessi alle operazioni di cessione dei crediti sono scontati a favore delle imprese nella misura dello 0,75 per cento.

I VANTAGGI PER GLI ENTI LOCALI - Gli Enti locali - ha ribadito l'assessore - possono riprogrammare i pagamenti legati a debiti già maturati anche successivamente alla data del 31 dicembre 2012 (limite temporale previsto dal DL n. 35/2013) e dilazionare il rimborso dei propri debiti fino a 8 mesi per quelli di parte corrente e fino a 18 mesi - nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica - per quelli di parte capitale senza nessun onere economico a proprio carico. Le scadenze massime previste per il rimborso sono di 12 mesi per la parte corrente e di complessivi 36 mesi per gli investimenti, con interessi moratori a carico degli Enti locali inferiori a quelli previsti dalle Legge. (Ln)

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