Fiba e Cisl: da Lovere firme
per un tetto ai super stipendi

La Fiba Cisl di Bergamo promuove un progetto di legge di iniziativa popolare fondato sulla giustizia e sull'equità. Una firma per mettere finalmente un tetto alla retribuzione dei top manager.

La Fiba Cisl di Bergamo, in sintonia con la Segreteria generale e le altre categorie di lavoratori Cisl, promuove un progetto di legge di iniziativa popolare fondato sulla giustizia e sull'equità. Una firma per mettere finalmente un tetto alla retribuzione dei top manager che fino ad oggi hanno percepito degli emolumenti eccessivamente elevati soprattutto in un periodo di crisi continua dove i sacrifici maggiori gravano sulle spalle dei soliti noti.  È il fulcro dell'iniziativa della Fiba Cisl che ha l'obiettivo di raccogliere oltre 400.000 firme (sulle 50.000 richieste dalle normative vigenti) per attivare un progetto di legge di iniziativa popolare che ponga dei limiti massimi agli emolumenti dei top manager di società di capitali a titolo di retribuzione e di bonus.

La Fiba Cisl Bergamo, la segreteria generale della Cisl Bergamo e l'insieme delle categorie danno testimonianza della necessità di aderire alla raccolta firme con una serie di appuntamenti organizzati in tutta la Provincia. Si parte da Lovere, giovedì 20 giugno, in occasione del primo Consiglio generale dopo il Congresso di marzo.

«I nostri delegati – rimarca Giordano Alborghetti, Segretario Generale Fiba Cisl Bergamo, protagonista di un appello su Youtube rintracciabile sul canale della Cisl Bergamo – predisporranno a Villa Milesi di Lovere (sede scelta per il Consiglio generale) delle postazioni dove gli interessati potranno visionare i documenti e scegliere di firmare per una maggiore giustizia ed equità». Altri presidi di raccolta saranno organizzati a San Pellegrino Terme, Bergamo, Caravaggio, Treviglio, Gazzaniga, Sarnico, Clusone e Dalmine. Date e orari sul sito della Cisl di Bergamo: www.bergamo.cisl.it e in Facebook.

«Un'azione – sostiene Ferdinando Piccinini, Segretario Generale della Cisl di Bergamo – fortemente condivisa dall'intera organizzazione della Cisl bergamasca. Il tema è delicato e non investe solo il top management delle banche ma anche di molte imprese private del nostro territorio dove i compensi per gli amministratori delegati e dei dirigenti diventa imbarazzante se confrontato con i salari e gli stipendi di operai e impiegati. È venuto il tempo di stoppare questa consuetudine francamente inaccettabile in una contingenza di grave recessione economica». «Chiederemo ai parlamentari bergamaschi – conclude Piccinini – un segno concreto in questa direzione anche per marcare un cambiamento che determini la fine della sudditanza della politica rispetto alla finanza».

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