Economia / Bergamo Città
Martedì 28 Maggio 2013
Artigianfidi: assemblea tesa
E arriva la polizia, due volte
Pomeriggio di tensione all'assemblea dell'Artigianfidi, il consorzio fidi dell'Unione Artigiani di Bergamo. Il tentativo di candidatura in extremis di una lista alternativa a quella del cda uscente ha scaldato gli animi, a tal punto da far intervenire due volte la polizia.
Pomeriggio di tensione all'assemblea dell'Artigianfidi, il consorzio fidi dell'Unione Artigiani di Bergamo. Il tentativo di candidatura in extremis di una lista alternativa a quella del cda uscente ha scaldato gli animi, a tal punto da far intervenire due volte la polizia.
Gli agenti però hanno solo controllato che le discussioni, molto accese in particolare all'inizio, non degenerassero. Gli scontri sono invece sempre rimasti fortunatamente solo sul piano verbale.
Da una parte una folta rappresentanza - una sessantina di persone - che voleva sostenere la candidatura in extremis della lista «Modugno», che fa capo a Walter Modugno. Dall'altra i sostenitori del cda uscente di Camillo Mazzola.
Ufficialmente le liste dovevano essere presentate cinque giorni prima dell'assemblea: la lista Modugno non lo aveva fatto. Ma i suoi sostenitori volevano far valere quanto previsto dall'articolo 28 dello statuto: quello che renderebbe valido il cosiddetto «elettorato passivo», nel senso che i soci possono votare chi vogliono, anche se non è un candidato ufficiale.
Le proteste della lista Modugno si sono registrate in particolare in apertura, perché l'assemblea (prevista alle 17,30) non iniziava. Il presidente ha spiegato che bisognava attendere la registrazione di tutti i partecipanti. Si è cominciato un'ora dopo.
Dopo un periodo di relativa calma, durante la quale è stato anche approvato il bilancio, gli animi si sono scaldati di nuovo perché i sostenitori della lista alternativa premevano per andare subito al voto.
A questo punto è tornata in azione la polizia, che ha raccolto alcune testimonianze. L'assemblea si è chiusa con la decisione di rinviare il voto al 2 luglio. Questo nonostante la lista Modugno abbia fatto mettere a verbale i risultati di una «votazione ombra». Sulla questione dell'elettorato passivo si dovrà invece esprimere (entro una decina di giorni) il collegio dei probiviri.
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