Economia
Martedì 28 Maggio 2013
«Riduciamo la spesa britannica
ma in Italia nessuno ci chiama»
Per ridurre l'abnorme spesa pubblica italiana avrebbe una «solution» in tasca pronta per l'uso ma, mentre è richiestissima in vari Paesi nel mondo, la società italiana BravoSolution in patria è quasi del tutto ignorata. È l'ennesima assurdità italica.
Per ridurre l'abnorme spesa pubblica italiana avrebbe una «solution» in tasca pronta per l'uso ma, mentre è richiestissima in vari Paesi nel mondo, la società italiana BravoSolution in patria è quasi del tutto ignorata. È l'ennesima assurdità italica.
«Avremmo tanta voglia, non solo come impresa italiana ma anche come cittadini italiani, di dare una mano all'Italia e al governo italiano nello sforzo di razionalizzare la spesa pubblica, ma, purtroppo, in questo campo, operiamo soprattutto all'estero», sospira il direttore generale Ezio Melzi.
BravoSolution, partecipata all'83% da Italcementi, è la seconda al mondo nel suo campo, che è quello delle tecnologie informatiche applicate all'analisi e al controllo della spesa oltre che alla gestione corretta e trasparente degli appalti, ma - sottolinea Melzi - «è la prima indipendente, e con una forte impronta bergamasca, dovuta agli azionisti, sul piano dello stile manageriale e dell'etica».
In Gran Bretagna, il governo Cameron ha chiamato BravoSolution a fare quello di cui avrebbe bisogno proprio il nostro Paese: analisi accurata delle spese per ridurre gli sprechi. «Il Regno Unito - spiega Melzi - ha un obiettivo di risparmi pubblici per 80 miliardi di sterline. Noi stiamo lavorando su una parte, un perimetro di spesa che progressivamente arriverà a 150 miliardi, con un un risparmio complessivo previsto di 10 miliardi di sterline».
A nemmeno metà strada, cioè dopo aver esaminato una spesa di 60 miliardi, i risparmi sicuri sono già di 4 miliardi. «Gli inglesi sono molto soddisfatti del nostro lavoro».
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