Economia
Lunedì 27 Maggio 2013
La «Cis» scadrà a fine agosto
Honegger, ancora tempi duri
Sulle battute finali della difficile vicenda del cotonificio Honegger di Albino, si è tenuto lunedì 27 maggio un incontro fra il liquidatore della società, Cesare Venco, Stefano Malandrini di Confindustria, le Rsu e i rappresentanti dei sindacati di categoria.
Sulle battute finali della difficile vicenda del cotonificio Honegger di Albino, si è tenuto lunedì 27 maggio un incontro fra il liquidatore della società, Cesare Venco, Stefano Malandrini di Confindustria, le Rsu e i rappresentanti dei sindacati di categoria Valentina Cappelletti per la Filctem-Cgil, Massimiliano Torri per Femca-Cisl e Luigi Zambellini per Uilta-Uil.
Erano presenti anche i rappresentanti dei sindacati confederali provinciali, Fulvio Bolis per la Cgil, Giacomo Meloni per la Cisl e Marco Cicerone per la Uil. Per tutte le parti in causa l'attenzione ora è puntata sulla data del 4 giugno, termine ultimo entro cui dovrà essere presentata la documentazione a sostegno della domanda di Concordato preventivo: quel giorno scadrà, infatti, anche la proroga di 60 giorni chiesta (oltre i 120 giorni usuali) per poter allegare anche tutte le informazioni relative al bilancio 2012.
Dunque all'inizio di giugno il tribunale, se considererà completa la documentazione, dovrebbe ammettere la Spa al concordato preventivo e nominare il Commissario giudiziale. «Durante il confronto di oggi ci è stato confermato che si tratterà di Concordato puramente liquidatorio, cioè è sfumata ogni ipotesi di cessione parziale di beni con continuità parziale dell'attività - hanno detto Valentina Cappelletti della Filctem-Cgil, Massimiliano Torri di Femca-Cisl e Luigi Zambellini di Uilta-Uil -. Il problema più grave ora è che solo 36 lavoratori hanno cessato il rapporto di lavoro con Honegger trovando altra occupazione. Dunque sembra essere molto lontana la quota di 107 lavoratori ricollocati, cifra che avrebbe permesso di accedere anche al secondo anno di cassa integrazione straordinaria».
I sindacati ricordano, infatti, che la ricollocazione di parte dei lavoratori avrebbe una rilevante funzione anche per chi un nuovo lavoro non lo troverà a breve: la cassa integrazione per i 358 lavoratori è stata approvata per un anno, insieme al via libera ad un programma biennale di ammortizzazione sociale. Ci sarebbe dunque la possibilità di ottenere altri 12 mesi di cassa nel caso, entro la scadenza del primo anno, cioè entro il 31 agosto 2013, il 30% dei dipendenti (107 persone) abbia trovato un altro lavoro.
«Dunque l'ipotesi del secondo anno di ammortizzazione sociale sembra difficilmente percorribile - continuano i tre sindacalisti -. Ci siamo, comunque accertati del fatto che l'ammissione al Concordato preventivo non porterà con sé la fine della Cassa straordinaria in corso: Confindustria ci ha confermato di aver interpellato al riguardo il Ministero e di avere avuto rassicurazioni. La prossima mossa sarà quella di chiedere al Commissario giudiziale che si insedierà di poter attivare col Ministero una Cassa straordinaria per Concordato preventivo che partirebbe, dunque, da giugno. Resta, però, un problema da affrontare: di solito questo tipo di ammortizzazione sociale viene concessa in presenza di una continuità parziale dell'attività, che non si verificherà, invece, per Honegger».
«In ogni caso avremo tempo fino alla fine di agosto per cercare una soluzione alternativa. Con il Commissario giudiziale occorrerà chiarire subito come si procederà su questa strada, anche se non vogliamo generare fra i lavoratori aspettative poco fondate. Ora è necessario più che mai seguire seriamente la realizzazione del piano di ricollocazione esterna».
Si sottolinea che il 27 febbraio era stato siglato un Protocollo per la riqualificazione e il reimpiego dell'organico, arrivato alla fine di un percorso di quattro incontri svolti dalla nascita del Tavolo tecnico in Confindustria all'inizio di dicembre. I firmatari del Protocollo sono stati la Provincia, la stessa Confindustria, Imprese&Territorio e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.
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