«Subito un patto per l'occupazione
Su welfare e lavoro niente sconti»

Subito un patto «per il lavoro e l'impresa», per rilanciare lo sviluppo e l'occupazione. E' la proposta che la Cisl Lombardia lancia a imprenditori e istituzioni dal suo XI congresso regionale, riunito da lunedì alle Officine del volo di Milano.

Subito un patto “per il lavoro e l'impresa”, per rilanciare lo sviluppo e l'occupazione. E' la proposta che la Cisl Lombardia lancia a imprenditori e istituzioni dal suo XI congresso regionale, riunito da ieri alle Officine del volo di Milano.

“Dobbiamo agire tutti insieme, imprese, sindacati, istituzioni, e la priorità va data ai contratti di solidarietà, agli incentivi per le assunzioni – afferma Gigi Petteni, segretario generale Cisl Lombardia -. I dati degli ultimi quattro anni sono drammatici. Il tasso di disoccupazione è raddoppiato, passando al 7,86%. I disoccupati di lunga durata sono cresciuti dall'1,8% al 3,57%. Le ore di cassa integrazione sono passate da 35 milioni a oltre 64 milioni”.

“Un altro strumento per favorire l'occupazione - aggiunge - è rappresentato dai contratti generazionali, un'idea che sosteniamo con convinzione fin dall'inizio, un mezzo per mettere in connessione l'esperienza lavorativa più consolidata con la necessità di creare opportunità per i giovani”.

Tre le emergenze strategiche, per la Cisl lombarda: manifatturiero, edilizia, Expo. “Il settore manifatturiero lombardo deve essere sostenuto con politiche specifiche di sostegno – afferma Petteni -. Così come speciale attenzione va data alla crisi del settore edile, che negli ultimi cinque anni ha perso 60mila addetti”.

La Cisl regionale lancia poi la proposta di avviare un grande processo di formazione e riqualificazione dei lavoratori. Quanto al rapporto con la Regione, dalle assise in corso a Milano la Cisl lombarda non usa mezzi termini: “In tema di contrattazione non faremo sconti – afferma il segretario generale -. L'autonomia delle parti è sacra, ma ciò non può esimere dalla necessità di un sostegno a ciò che insieme contrattiamo su welfare, occupabilità. È necessario far convergere l'iniziativa privata e gli interventi pubblici per stimolare e attrarre investimenti, anche attraverso lo studio dei dettagli delle crisi aziendali per selezionare quelle realtà che possono essere salvate con politiche “alte””.

“Un punto è assolutamente urgente e prioritario – aggiunge -: portare a casa le giuste risorse per la Lombardia su ammortizzatori in deroga. E, subito dopo, andare oltre con un impegno concreto sui contratti di solidarietà e il sostegno alle parti se sapranno realizzare un “patto per il lavoro e l'impresa””.

A Cgil e Uil la Cisl lombarda ribadisce l'invito a muoversi insieme su obiettivi comuni. “Per noi il rapporto con la politica deve essere improntato alla sobrietà e all'autonomia – sottolinea Petteni -. I dati sulle difficoltà del lavoro e sulle ricadute sociali della crisi sono drammatici: lavoriamo insieme per un patto per il lavoro, per un rapporto più deciso e innovativo con il mondo delle imprese, per azioni comuni su legalità e integrazione. Quanto alla riforma organizzativa della Cisl in Lombardia, che in sei mesi ha portato da 14 a 8 il numero delle strutture territoriali, Petteni ribadisce l'importanza di dare “centralità al ruolo dei delegati, cuore del progetto sindacale”.

E, per non limitarsi a dichiarazioni di principio, la Cisl Lombardia uscirà dal suo XI congresso con una novità di rilievo: sarà costituita una “consulta” di delegati che dovrà affiancarsi al consiglio generale (il “parlamentino” della Cisl) e che sarà coinvolta sempre nelle discussioni e nelle decisioni del sindacato lombardo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA