Spesometro, termine rinviato
Servirà per scoprire gli evasori

Accolta dall'Agenzia delle Entrate, ma si ignora la nuova data di scadenza, la richiesta di proroga dello spesometro. Si tratta del sistema che permette all'erario di monitorare le spese dei cittadini e attivare gli accertamenti fiscali sui potenziali evasori.

È stata accolta dall'Agenzia delle Entrate, ma ancora non si conosce la nuova data di scadenza, la richiesta di proroga dello spesometro. Si tratta del sistema che permette all'erario di monitorare le spese dei cittadini
e attivare gli accertamenti fiscali sui potenziali evasori.

Il rinvio è stato raggiunto anche dall'Ordine dei Commercialisti e degli Esperti contabili di Bergamo, tra i firmatari della lettera che alla fine della scorsa settimana il Codis, il Coordinamento degli ordini dei dottori commercialisti lombardi e dell'Italia centro settentrionale, in rappresentanza di tutti i presidenti degli Ordini della Lombardia, ha inviato all'Agenzia delle Entrate, per richiedere la proroga dell'adempimento che sarebbe altrimenti scattato dal prossimo 30 aprile.

La principale criticità - secondo i commercialisti orobici - risiede nel fatto che, in seguito alle modifiche introdotte dal decreto legislativo n.16/2012, i tracciati record usati negli anni scorsi non sono più attuali e, come anche dichiarato dalla stessa Agenzia delle Entrate sul proprio sito, è necessario emanare nuove specifiche tecniche e un nuovo modello di trasmissione dei dati, che attualmente non sono ancora disponibili, oltre che aggiornare i software gestionali in base alle nuove specifiche tecniche.

Carenze che, unitamente alla considerazione che le nuove specifiche tecniche interverranno su un'annualità contabile chiusa, il 2012, rendono estremamente difficoltoso il puntuale rispetto della scadenza per il termine fissato.

L'Ordine  dei commercialisti di Bergamo inoltre è stato anche nei giorni scorsi tra i firmatari, insieme agli altri 15 ordini provinciali esistenti in Lombardia, di due accordi con l'Agenzia delle Entrate. Il primo ha l'obiettivo di garantire una semplificazione dei rapporti tra le parti, promuovendo tra i professionisti l'utilizzo dei canali di assistenza telematici, tra cui, per esempio, Civis, strumento che consente agli utenti di effettuare via internet le stesse operazioni che effettuerebbe di persona presso uno sportello dell'Agenzia, e le caselle di posta elettronica certificata dedicate. Con il secondo accordo invece sono stati messi a disposizione degli iscritti agli Ordini lombardi ulteriori strumenti di supporto per le richieste di consulenza giuridica.


«Siamo molto soddisfatti delle azioni intraprese in questi giorni, a dimostrazione di quanto il nostro organismo sia attivo e propositivo anche a livello regionale – ha commentato Alberto Carrara, presidente dell'Ordine dei Commercialisti di Bergamo -. Al momento non abbiamo gli strumenti per adempiere alle incombenze previste per lo spesometro, quindi abbiamo scelto di agire collettivamente affinché ci vengano dati i tempi e modi per lavorare bene e in modo responsabile. Dall'altro, con la duplice intesa sottoscritta con l'Agenzia delle Entrate, siamo riusciti ad ottenere uno snellimento delle procedere, grazie ad un uso diffuso e intelligente delle nuove tecnologie, a vantaggio degli iscritti agli Ordini e dei cittadini, che possono così evitare inutili spostamenti e code agli sportelli, e dell'Agenzia stessa, che può così ottimizzare l'utilizzo delle proprie risorse a vantaggio di tutti i contribuenti».

Lo spesometro
Nel caso in gli acquisti di un individuo siano sproporzionati al reddito dichiarato, scattano i controlli. Il concetto è semplice: se un cittadino dichiara poche migliaia di euro all'anno e fa spese consistenti, c'è qualcosa che non va.

Ogni volta che si fanno acquisti di un importo totale superiore ai 3.600 euro Iva inclusa, il compratore dovrà dare obbligatoriamente al venditore il proprio codice fiscale. Sarà cura del commerciante comunicare all'Agenzia delle Entrate i dati dell'acquirente. Il passaggio potrà essere evitato pagando tramite carta di credito.

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