Economia
Lunedì 15 Aprile 2013
Fistel Cisl Lombardia
Pezzini resta alla guida
Il congresso regionale si è svolto a Bergamo nello scorso week end. Gigi Pezzini ancora alla guida della Fistel Cisl Lombardia. «La crisi - ha detto dopo la rielezione - si combatte anche con la partecipazione economica».
Gigi Pezzini è stato riconfermato segretario generale della Fistel Cisl di Lombardia. Lo hanno eletto i 118 delegati presenti al congresso che si è svolto a Bergamo nei giorni scorsi. Con lui sono stati riconfermati in segreteria Silvio Belleni e Tullio Falardi.
I temi del lavoro e della contrattazione sono stati, naturalmente, quelli più trattati e indagati dai rappresentanti degli oltre 12 mila iscritti al sindacato delle telecomunicazioni, della stampa e dello spettacolo, un settore, e un territorio quello lombardo dove “la perdita dei posti di lavoro è continua e la vita stessa delle aziende è fortemente messa in discussione. Il nostro compito per il prossimo quadriennio – ha detto Pezzini nella relazione congressuale – sarà quello di far crescere il lavoro, tenendo in pressing i casi di estrema difficoltà per difendere sino all'ultimo anche il singolo posto di lavoro. Gli strumenti sono quelli di protezione, nell'insieme il pacchetto degli Ammortizzatori sociali disponibili, e le azioni più chiare ed esplicite in grado di distribuire il carico della crisi ed il lavoro che rimane su più lavoratori possibili nelle aziende. Utilizzando lo strumento dei Contratti di Solidarietà abbiamo in molti casi ridistribuito il lavoro, quello rimasto. Non è più sufficiente difendersi anche se dobbiamo continuare a farlo ma è indispensabile ormai offrire alla contrattazione gli strumenti per promuoverlo e per aprire ai giovani non solo la speranza ma una concreta occupazione”.
Sulla contrattazione la Fistel anche nella crisi ha praticato negoziati a tutti i livelli provando e realizzando in relazione agli andamenti delle aziende a conquistare Premi di Risultato o miglioramenti normativi e di Welfare contrattuale dentro le aziende e nei gruppi laddove è stato possibile praticare un negoziato tra le parti.
“La strada ancora non praticata, e che la Cisl con le sue categorie titolari della contrattazione deve mettere in campo, è quella della Democrazia Economica, cioè partendo dall'esigibilità di maggiori informazione dell'andamento delle imprese, favorire l'azionariato dei dipendenti e la partecipazione alle scelte strategiche delle imprese”.
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