Credito Bergamasco, bilancio ok
Dividendo unitario pari a 0,55 euro

L'Assemblea degli azionisti del Credito Bergamasco ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2012. Il dividendo unitario è pari a 0,55 euro. Novità nel Consiglio di amministrazione: vi entra Daniela Montemerlo, confermata Monica Santini.

L'Assemblea degli azionisti del Credito Bergamasco ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2012. Il dividendo unitario è pari a 0,55 euro. Novità nel Consiglio di amministrazione: vi entra Daniela Montemerlo, confermata Monica Santini.

Questi i risultati più importanti in sintesi
Impieghi alla clientela: 11.845 milioni
Raccolta diretta: 9.898,3 milioni 
Raccolta totale da clientela: 19.551,5 milioni
Proventi operativi: 558 milioni (-2,7% rispetto al 31.12.2011) 
Risultato della gestione operativa: 267,9 milioni (-7,9% rispetto al 31.12.2011) 
Utile netto: 62,1 milioni (-41,3% rispetto al 31.12.2011) 
Dividendo unitario: 0,55 euro, con data di stacco 6 maggio 2013 e pagamento 9 maggio 2013

Questi, in sintesi, i principali risultati al 31 dicembre 2012 del Credito Bergamasco (Gruppo Banco Popolare) approvati sabato mattina 13 aprile dall'Assemblea ordinaria degli azionisti, che ha deliberato la distribuzione di un monte dividendi complessivo di 33,9 milioni e ha nominato nella compagine degli amministratori Daniela Montemerlo, confermando anche Monica Santini.

L'ingresso nel perimetro della Banca di 52 filiali acquisite – con decorrenza 1° agosto 2011 – da altre Banche del Territorio (successivamente incorporate nella Capogruppo), la chiusura di 28 filiali avvenuta nel corso del 2012, nonché la cessione, con decorrenza 10 dicembre 2012, al Banco Popolare di 35 filiali (operazioni che si inquadrano nell'ambito del processo di riarticolazione della rete commerciale del Gruppo Banco Popolare) comportano un raffronto non omogeneo di alcuni dati di stato patrimoniale e di conto economico 2012 con i corrispondenti dati 2011.

A fine 2012 la raccolta indiretta si è fissata a 9.653,2 milioni. Tra le componenti della raccolta indiretta, il risparmio gestito si è attestato a 3.082,4 milioni mentre la raccolta indiretta amministrata si è attestata a 6.570,7 milioni. La raccolta totale da clientela si è così fissata, al 31.12.2012, a 19.551,5 milioni. A fine 2012 gli impieghi netti verso la clientela hanno raggiunto gli 11.845 milioni. I dati gestionali rilevano una flessione annua degli impieghi medi annui complessivi pari all'1,4%. Tale variazione è la sintesi di andamenti differenziati dei prestiti ai diversi segmenti di clientela: gli impieghi al mondo retail (clientela privata e piccole imprese) sono, infatti, aumentati del 3,6%, quelli al mondo corporate sono diminuiti del 4,2% e quelli al segmento “large corporate nazionale” del 17,4%. Le difficoltà attraversate dall'economia nazionale e locale continuano a riflettersi sulle evidenze relative ai crediti deteriorati. Al 31.12.2012, infatti, il complesso delle sofferenze lorde ha toccato i 670,8 milioni; dopo le rettifiche di valore le sofferenze si sono posizionate a 430,5 milioni, con un'incidenza sul totale dei crediti netti salita al 3,63% dal 2,50% di fine 2011.

Andamento economico della gestione
Al 31.12.2012 il margine di interesse si è fissato a 295,8 milioni con una riduzione dell'11,4% rispetto ai 333,9 milioni del 31.12.2011. Gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto sono scesi da 31,8 milioni a 21 milioni (-33,8%), soprattutto in conseguenza della riduzione, intervenuta nell'ultimo trimestre dell'esercizio, dell'apporto positivo derivante da Banca Aletti (diminuzione di circa 7,4 milioni su base annua); il margine finanziario ha così raggiunto i 316,8 milioni, contro i 365,7 milioni del 31.12.2011 (-13,4%). Le commissioni nette da servizi, raggiungendo i 230,3 milioni, sono risultate in aumento del 14,9% rispetto ai 200,4 milioni di un anno prima. Gli altri proventi di gestione netti si sono fissati a 12 milioni (4 milioni un anno prima) e il risultato netto finanziario ha inciso negativamente per 1,1 milioni.

Gli altri proventi operativi si sono, dunque, posizionati a 241,2 milioni, con un'espansione del 16,1% rispetto ai 207,8 milioni di un anno prima e il complesso dei proventi operativi ha raggiunto i 558 milioni, a fronte dei 573,5 milioni di un anno prima (-2,7%). Al 31.12.2012, le spese per il personale al netto dei recuperi hanno raggiunto i 168,7 milioni, con un incremento annuo dell'1,5%, mentre le altre spese amministrative al netto dei recuperi si sono attestate a 115,3 milioni, con una crescita annua del 5,1% riconducibile principalmente all'impatto netto delle operazioni di riarticolazione della rete territoriale in precedenza menzionate. Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali si sono attestate, al 31.12.2012, a 6,2 milioni, a fronte dei 6,7 milioni di un anno prima, e l'insieme degli oneri operativi ha toccato i 290,1 milioni, con una crescita del 2,7% rispetto ai 282,6 milioni del 31.12.2011. Il cost/income si è posizionato al 52% (49,3% al 31.12.2011). Il risultato della gestione operativa ha raggiunto i 267,9 milioni, in diminuzione del 7,9% nei confronti dei 290,9 milioni di un anno prima. Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti, garanzie e impegni sono salite dai 123 milioni del 31.12.2011 ai 172,4 milioni del 31.12.2012.

Tale incremento è correlato a numerosi fattori. In primo luogo, va considerata la persistenza della crisi sistemica, che nel 2012 ha accresciuto in misura rilevante – accentuandole ulteriormente nell'ultimo trimestre dell'anno – le difficoltà già precedentemente accusate da imprese e famiglie nel far fronte agli impegni assunti, e ha dunque prodotto un significativo aumento del rischio di credito, che si riflette nell'andamento e nelle valutazioni delle esposizioni deteriorate. In sede di valutazioni di bilancio, particolare impegno è stato, dunque, prestato nell'aggiornare le informazioni utili per approfondire le analisi su tali esposizioni e sulla base di queste – adottando criteri rigorosamente prudenziali – si è provveduto a determinare le relative rettifiche di valore, la cui dinamica tiene adeguatamente conto anche delle indicazioni fornite dall'Organo di Vigilanza nelle recenti verifiche ispettive condotte nei confronti del sistema bancario italiano. Sempre in relazione ai crediti deteriorati, va inoltre considerato che dal 1° gennaio 2012 sono classificate come "past due" le esposizioni scadute e/o sconfinanti da 90 giorni (e non più, come in precedenza, da 180 giorni); ciò ha contribuito in misura rilevante alla crescita delle rettifiche di valore da valutazione su tale aggregato, salite dai 3,2 milioni del 31.12.2011 ai 12,5 milioni del 31.12.2012. Con riferimento ai crediti in bonis, infine, si evidenzia che – in coerenza con l'adozione dei modelli interni ai fini del calcolo del requisito – si è realizzata un'evoluzione della metodologia per il calcolo della relativa previsione di perdita (c.d. «collettiva»), prendendo a riferimento la metodologia sviluppata a fini prudenziali, con alcuni correttivi utili a renderla coerente con il dettato dello IAS 39 per i crediti in bonis. Pur nella continuità dei principi utilizzati rispetto ai precedenti esercizi, l'effetto combinato dei suddetti fattori si è, dunque, tradotto in un rilevante incremento annuo delle rettifiche di valore nette, pari al 40,2%. Le rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività si sono fissate a 0,4 milioni (0,6 milioni un anno prima), gli accantonamenti netti per rischi ed oneri si sono posizionati a 1,3 milioni (2,3 milioni al 31.12.2011) e gli utili/perdite da cessione di partecipazioni ed investimenti si sono ragguagliati a 0,2 milioni.

Il risultato lordo dell'operatività corrente ha raggiunto i 93,9 milioni, in flessione del 43,1% rispetto ai 165,1 milioni del 31.12.2011. Le imposte sul reddito, pari a 31,8 milioni (-46,3% rispetto ai 59,2 milioni del 31.12.2011), beneficiano di un importo positivo non ricorrente di 8,1 milioni reso possibile a seguito di deducibilità dall'imponibile IRES dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato per gli esercizi dal 2007 al 2011, così come previsto dall'art.2 del D.L. 6 dicembre 2011, n.201 dopo le modifiche introdotte dal D.L. 2 marzo 2012, n.16. L'utile netto si è così attestato a 62,1 milioni, in diminuzione del 41,3% nei confronti dei 105,9 milioni del 31.12.2011, omogeneamente rideterminati rispetto a quanto in origine pubblicato per l'applicazione retrospettiva della nuova versione del principio IAS 19 - “Benefici ai dipendenti”.

Al 31 dicembre 2012 il Tier 1 Capital ratio e il Total Capital ratio – determinati utilizzando il sistema interno Advanced-IRB per la misurazione del rischio di credito relativo alle esposizioni verso imprese e al dettaglio, autorizzato da Banca d'Italia nel maggio 2012 – hanno raggiunto il 25,32%. La ripartizione dell'utile approvata dall'Assemblea degli Azionisti prevede – dopo l'accantonamento di 26 milioni a riserve e l'assegnazione di 2,2 milioni al fondo liberalità – la distribuzione di un monte dividendi complessivo di 33,9 milioni, con un dividendo di euro 0,55 per azione (0,50 euro per azione lo scorso anno).

Cariche sociali
Per quanto riguarda invece le cariche sociali, l'Assemblea degli azionisti ha confermato nella compagine consiliare Monica Santini – amministratore indipendente e non esecutivo, cooptata in data 11 maggio 2012 in sostituzione del dimissionario Emanuele Carluccio – e ha nominato componente del Consiglio di amministrazione Daniela Montemerlo, quale amministratore indipendente e non esecutivo. Il numero dei componenti del Consiglio di amministrazione – che rimarrà in carica sino all'assemblea che sarà convocata per approvare il bilancio al 31 dicembre 2013 – è pertanto stato confermato in 16.

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