Scame Mastaf Suisio e Solza
Sciopero contro 64 esuberi

Dopo tre incontri con la proprietà e nessun passo in avanti rilevante, alla Scame Mastaf di Suisio e Solza sarà sciopero contro i 64 esuberi annunciati il 7 marzo scorso. L'agitazione è stata proclamata giovedì 28 marzo dopo l'assemblea dei lavoratori.

Dopo tre incontri con la proprietà e nessun passo in avanti rilevante, alla Scame Mastaf di Suisio e Solza sarà sciopero contro i 64 esuberi annunciati il 7 marzo scorso. L'agitazione è stata proclamata giovedì 28 marzo dopo l'assemblea dei lavoratori: braccia incrociate mercoledì prossimo, 3 aprile, per 8 ore con un presidio dall'inizio del primo turno fuori dalla sede di Suisio.

La protesta, però, non finirà lì: in totale, infatti, l'agitazione prevede un pacchetto di 16 ore contro la procedura di mobilità ormai attesa per la metà di aprile nel reparto industriale di Suisio e in quello di soffiaggio di Solza (in totale l'organico è composto 240 lavoratori, mentre nei reparti toccati dai tagli lavorano 162 persone).

«Gli incontri svolti fino ad ora hanno consentito solo di prolungare di un mese gli ammortizzatori sociali già oggi in corso - spiegano Valentina Cappelletti della Filctem-Cgil e Sergio Licini per Femca-Cisl, insieme alle Rsu Scame Mastaf -. Che la gestione di un taglio così importante venga affidato dall'azienda unicamente all'ipotesi della disponibilità di una Cassa integrazione guadagni in deroga fino alla fine dell'anno preoccupa molto lavoratori e lavoratrici».

«Il prolungamento della Cassa oggi non può essere altro che un'aspirazione, dal momento che non esiste attualmente nessuna possibilità di prevedere cosa accadrà agli ammortizzatori in deroga nella seconda metà dell'anno. La nostra richiesta di definire un percorso per evitare i licenziamenti nel caso in cui la Cassa in deroga non sia disponibile non ha registrato alcuna apertura da parte della proprietà».

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