Ubi Banca Spa? No di Zanetti
«Siamo lontani anni luce»

Emilio Zanetti è stato fermo e determinato all'annuale convegno dell'Istituto banche popolari al Teatro Sociale. Ha difeso strenuamente il modello cooperativo, poi ha definito «infondata» l'ipotesi che Ubi Banca svolti a favore della Spa.

Emilio Zanetti è stato fermo e determinato nella versione «padrone di casa» dell'annuale convegno dell'Istituto banche popolari al Teatro Sociale. Da un lato, come presidente di Assopopolari, ha difeso strenuamente il modello cooperativo, enunciando i brillanti risultati degli ultimi anni, crisi inclusa.

Dall'altro, a margine del suo intervento, come presidente del Consiglio di gestione, ha definito «infondata» l'ipotesi che Ubi Banca svolti a favore della Spa, (con un titolo che però sembrava crederci, rimbalzando fino a chiudere ieri a +3,06%), minimizzando anche di parecchio l'impatto dell'associazione Insieme per Ubi che giovedì aveva auspicato la svolta («è un gruppuscolo, raccoglie poche adesioni e solo tra Milano e Pavia») ed escludendo «in maniera assoluta» che della compagine faccia parte Mario Cera, attuale presidente di Commercio e Industria e possibile candidato alla vicepresidenza del nuovo corso dopo l'assemblea del 20 aprile.

A proposito di questo appuntamento cruciale, Zanetti ha invitato la governance che tra due mesi sarà chiamata a guidare l'istituto a rispettare «gli attuali valori», che sono «indipendenza e autonomia». E alla fine mette l'ultima pietra tombale sulla trasformazione in Spa: «Come presidente di Assopopolari sono fermamente contrario - ha aggiunto Zanetti - e in Ubi non se ne discuterà assolutamente, siamo lontani anni luce».

Ma un po' tutti gli interventi  hanno rimarcato le qualità dell'attuale modello: appassionato quello del professor Tancredi Bianchi, che ha spiegato come la banche Popolari, «così vicine alle famiglie e alle piccole imprese», commetterebbero un grave errore qualora cambiassero, «puntando su aree di business pericolose, senza più curare gli interessi del territorio».

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