Economia / Valle Seriana
Martedì 19 Febbraio 2013
Reinventarsi dopo Honegger?
Due donne aprono un outlet
«Noi, sedute sul divano ad aspettare non ci stiamo. Timori? Ne abbiamo, non siamo così ingenue. Ma le maniche bisogna rimboccarsele sempre». Parlano due donne: ex dipendenti di Honegger, si sono reinventate con un outlet di abbigliamento per bambini.
«Noi, sedute sul divano ad aspettare il futuro proprio non ci stiamo. Timori? Ne abbiamo, non siamo così ingenue. Ma le maniche bisogna rimboccarsele sempre». Parlano due donne, lo si capisce subito. Ma soprattutto parlano due donne che arrivano da una vita professionale che si è chiusa tutta d'un tratto. Ex dipendenti impiegate del Cotonificio Honegger di Albino, Maria Luisa, 48 anni, e Nelly, 53 - entrambe di Albino - sono pronte a ripartire da capo, dalla moda, aprendo sabato una nuova attività: un outlet di abbigliamento per bambini. La loro è una storia di rivincita, «un'impresa coraggiosa - sorridono -: speriamo anche un esempio per altre colleghe che, come noi, si sono trovate un giorno davanti a un cancello chiuso, con smarrimento e paura».
E queste due donne in Honegger ci hanno passato una vita, specialmente Maria Luisa Cornaro: «Ci ho lavorato per 33 anni. Sono entrata che ero una ragazzina: a 15 anni mi hanno preso come operaia, poi grazie ai corsi sui computer Ibm e alla formazione in contabilità sono diventata responsabile della tesoreria. Dipendente fino allo scorso 8 gennaio, sono stata tra le ultime ad andarmene: quando non c'erano più speranze, ho chiesto la mobilità, non avevo scampo. Mi mancavano solo 8 anni per la pensione: ora, dopo 4 mesi esatti da Honegger, entro nel mio negozio e lo faccio a testa alta». Otto anni alla pensione mancano anche a Irene Quaranta, che tutti chiamano Nelly: «Ho lavorato nel Cotonificio per 15 anni - racconta -. Sono entrata in mobilità il 30 novembre scorso, in cassa integrazione dal 1° gennaio 2012. Mi sono anche reinventata come magliaia, con un corso di riqualificazione. Da qui lo spunto per la nuova vita». Le due ex colleghe così si confrontano, si mettono a tavolino a fare due conti: «Almeno quelli siamo brave a farli - scherzano -. Abbiamo anche fatto ricerca, per capire cosa significava partire da zero con una società e un negozio. Abbiamo studiato i campionari, scelto i marchi, fatto gli ordini». E la scelta cade sull'abbigliamento bambino, ma nella formula outlet: «Ne mancano in Val Seriana, sul territorio bergamasco sono pochi - continuano -. Abbiamo così aperto "Bimbi Fashion Outlet" ad Albino: per i piccoli si sogna ancora un po' e poi i figli crescono, i vestiti scappano... Così abbiamo puntato a prezzi low cost, venendo incontro alle mamme, abbattendo i costi ma con qualità». Concretezza bergamasca, non c'è che dire: «Tutti brand made in Italy: acquistiamo direttamente dalle aziende, quantitativi rilevanti che ci garantiscono prezzi più bassi. In più lavoriamo sulle eccedenze di produzione, con arrivi di merce nuova ogni settimana». Il negozio è in affitto, 150 metri quadrati in via Marconi 14: «Ci abbiamo investito tutti i risparmi, in attesa dei soldi che ci spettano dal trattamento di fine rapporto. Quel denaro per noi è il trampolino di lancio». Per la nuova vita. Entrambe hanno anche chiesto l'anticipo di mobilità che spetta a chi ha aperto partita Iva: «Abbiamo aperto una snc, socie al 50% - spiegano -. Solo noi due, pronte a investire in questo lavoro tutti i soldi e i guadagni dei primi anni». E i soldi, con un outlet, fanno comodo: «Il pagamento non è a 60 o 90 giorni, si paga subito e in contanti». L'outlet intanto si sta riempiendo di merce, per sabato quando si inaugurerà con due giorni di apertura dalle 10 alle 19: «Le ex colleghe fanno il tifo per noi, siamo un po' la loro rivincita: speriamo di esserlo per noi stesse».
Resta la delusione del passato, resta la sensazione di paura del futuro. Ma qui ritorna lo spirito pragmatico: «Prima non dormivamo la notte perché non sapevamo cosa sarebbe successo la mattina in azienda - ammettono -. Ora non dormiamo per l'agitazione di cosa ci riserverà il futuro». Ma non sono le sole: «Penso a mia sorella Daniela, 47 anni ed ex Honegger - continua Nelly -. A casa da 4 anni in cassa, ci riprova come estetista». Prime ripartenze, tutte al femminile: «Se Honegger non avesse chiuso saremmo rimaste immobili alla nostra scrivania. Ci stavamo bene, poi un pezzo di storia si è frantumata». E c'è un sorriso: «Si è chiusa una porta e si sta aprendo un portone. Ci entriamo con le maniche rimboccate». E qui, di nuovo, c'è tutta la storia di due donne che sul divano proprio non si vogliono sedere.
Fabiana Tinaglia
© RIPRODUZIONE RISERVATA