Metalmeccanici in forte crisi
Esplode la cassa integrazione

Per il settore metalmeccanico lombardo l'anno è cominciato nel peggiore dei modi. Considerando il mese di gennaio 2013 in rapporto allo stesso mese del 2012 c'è stato un aumento del 70% delle ore di cassa integrazione.

Per il settore metalmeccanico lombardo l'anno è cominciato nel peggiore dei modi. Considerando il mese di gennaio 2013 in rapporto allo stesso mese del 2012 c'è stato un aumento del 70% delle ore di cassa integrazione. Si è infatti passati da 5.800.000 ore circa a quasi 9.800.000 ore, con un incremento più alto per gli impiegati rispetto agli operai.

“Questi dati indicano che la ripresa è lontana – dice Mirco Rota, segretario generale Fiom Cgil Lombardia – e che l'anno comincia in modo estremamente negativo”. Sono diverse le province colpite da questa impennata di ore di cassa integrazione. Bergamo ha il 146% di ore di cassa integrazione in più, Como il 185%, Lecco il 181%, Lodi il 964%, Pavia il 223% in più, Milano il 235%, Sondrio il 1039%. Per quanto riguarda, invece, il confronto dell'anno 2012-13 sul precedente, il dato delle ore di cassa integrazione è in aumento del 1,46%.

Il che significa che in un anno i meccanici hanno avuto quasi 97 milioni di ore in più. Sarebbe come se 48mila lavoratori fossero rimasti per un intero anno senza lavorare nemmeno un'ora. A Bergamo le ore sono aumentate del 35,83%, a Mantova del 30% circa, a Pavia quasi del 48%, a Sondrio del 287 per cento.

“Per come è partito il 2013 diventa davvero necessario che chi governerà la Regione Lombardia si impegni fin da subito ad affrontare questa situazione – dice Rota. - Non è pensabile continuare tutto il 2013 con un utilizzo della cassa ordinaria e speciale di questa portata. E' necessario intervenire concretamente e immediatamente facendo tornare al lavoro chi è in cassa attraverso i contratti di solidarietà. E' inoltre decisivo e fondamentale che la Regione sia da stimolo per fare riprendere gli investimenti nei principali settori dell'economia. In questa campagna elettorale a destra e a sinistra continuano a ripetere che il lavoro deve essere la priorità ma nessuno dice con quali interventi, iniziative e risorse intende riportare questo tema al centro dell'agenda politica. Bisogna – conclude Rota – che i candidati escano da questa ambiguità e dicano seriamente cosa intendono fare da subito”.

Delle richieste della Fiom alla politica si parlerà il 15 febbraio durante l'attivo delle delegate e dei delegati della Fiom Cgil Lombardia. Interverranno tra gli altri Maurizio Landini, segretario generale Fiom-Cgil, Fulvia Colombini, segretaria Cgil Lombardia, Mirco Rota, segretario generale Fiom Cgil Lombardia, Antonio Ingroia (Rivoluzione civile), Massimo Mucchetti (Pd), Nichi Vendola (Sel). L'appuntamento è per venerdì alle 9,30 al Teatro Carcano in corso di Porta Romana 63 (in allegato il volantino).

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