«Ristrutturare il pubblico»
La proposta della Filca Cisl

«La crisi dell'edilizia a Bergamo non deve essere questione privata. Bisogna avviare una campagna di manutenzione e ristrutturazione degli immobili di uso pubblico al fine di far da volano a tutta l'economia». Lo dice la Filca Cisl.

«La crisi dell'edilizia a Bergamo non deve essere questione privata. Deve essere chiaro che alla ricerca della soluzione vanno chiamati tutti gli attori: con gli imprenditori si devono sedere al tavolo i sindacati e chiamata alle sue responsabilità anche la sfera politica e pubblica. Con le amministrazioni va chiarito il ruolo e la nuova mission dell'edilizia in provincia: il “bene casa” e il patrimonio immobiliare pubblico va preservato e monitorato per avviare una campagna di manutenzione e ristrutturazione degli immobili di uso pubblico al fine di far da volano a tutta l'economia dell'indotto».

L'intervento di Ferdinando Piccinini, segretario generale della Cisl di Bergamo, ha chiuso politicamente il congresso della Filca provinciale. Dal punto di vista «burocratico», è toccato invece all'elezione della nuova segreteria chiudere i lavori della prima assise del sindacato delle costruzioni di Bergamo e del Sebino Bergamasco: Gabriele Mazzoleni è stato riconfermato al vertice della categoria, e con lui la sua segreteria, composta da Cristina Carrera, Luigi Tassetti, Gigi Brignoli e Umberto Giudici.

Il nuovo consiglio generale ha così riconfermato fiducia alla squadra che ha guidato la «ricomposizione» territoriale e dovrà portare la Filca alla unione con la Fai (alimentaristi e agricoli) verso il nuovo sindacato dei «Lavoratori della terra».

La Filca di Bergamo lo farà, come si legge nella mozione finale approvata dal congresso, con «una grande battaglia per la legalità, la regolarità e la sostenibilità, che deve essere per noi una priorità; il rispetto della legge e dei contratti deve per noi essere l'unico criterio accettabile nella selezione delle nostre imprese».

© RIPRODUZIONE RISERVATA