Italcementi, 300 all'assemblea
«Preoccupa l'impatto sociale»

Trecento persone hanno partecipato all'Italcementi all'assemblea, dopo l'incontro di Roma. I sindacati - nonostante i passi in avanti sull'integrazione della cassa e sul possibile utilizzo dei contratti di solidarietà - si dicono preoccupati per l'impatto sociale.

All'indomani dell'incontro a Roma, giovedì mattina nella sede di Italcementi a Bergamo si è tenuta un'assemblea che ha visto la partecipazione di circa 300 lavoratori, tra cui dipendenti della sede, ma anche di Ctg e alcuni del Kilometro Rosso.

L'assemblea ha dato mandato alla delegazione sindacale (con una sola astensione tra i votanti) a raggiungere un possibile accordo nel confronto già in programma per il 27 dicembre.

«A Roma - hanno detto Umberto Giudici per la Filca-Cisl, Ivan Comotti e Luciana Fratus della Fillea-Cgil e Duilio Magno per la Feneal-Uil di Bergamo - l'incontro col Gruppo Italcementi ha portato a muovere due passi in avanti: da una parte sembra esserci la disponibilità aziendale ad integrare la cassa per il prossimo biennio, dall'altra c'è l'ipotesi che, se al termine del biennio ci fossero ancora esuberi in sede, l'azienda potrebbe essere disponibile a discutere dell'utilizzo dei contratti di solidarietà».

«Siamo preoccupati per il piano e per il suo impatto sociale - dicono i sindacalisti - e abbiamo fondati timori anche in merito alla riduzione del perimetro delle attività di Ctg, anche perché quando si riduce il perimetro si perdono conoscenze professionali. Dobbiamo anche dire che c'è preoccupazione per la gestione effettiva della cassa, soprattutto al capitolo della rotazione come abbiamo avuto modo di verificare negli ultimi mesi con il precedente periodo di ammortizzazione sociale effettuato».

«Abbiamo invitato tutti i lavoratori della sede a segnalarci eventuali situazioni non ordinarie, in una sorta di appello a partecipare in modo collettivo al monitoraggio dell'attuazione della cassa. Dall'assemblea abbiamo ottenuto una forte condivisione delle nostre posizioni al tavolo. Ora, il prossimo incontro col Gruppo è già in calendario per il 27 dicembre a Roma: in quella sede l'azienda ci dimostri di volere l'accordo».

Poche ore prima dell'incontro del 27 dicembre (previsto alle 14 in Federmaco), alle 11 si terrà anche il Coordinamento sindacale unitario di Gruppo.

Il 12 dicembre il Gruppo Italcementi aveva presentato un piano di riorganizzazione chiamato Progetto 2015 che coinvolge i suoi siti italiani. Nel piano l'azienda ha proposto il ricorso alla Cassa per ristrutturazione dal 1 febbraio 2013 al 31 gennaio 2015, per un totale di circa 740 persone (inizialmente era stata comunicata una cifra di circa 660), di cui 295 in bergamasca.

Nel dettaglio l'ammortizzazione sociale sarà così ripartita: fino ad un massimo di 430 negli impianti di produzione, fino ad un massimo di 200 per la sede del gruppo a Bergamo, fino ad un massimo di 25 per la rete vendita e 5 per la sede di Roma, fino ad un massimo di 85 in CTG e di 10 nella sede di Calusco. In contemporanea sarà aperta una procedura di mobilità non oppositiva per accompagnare alla pensione o per facilitare la rioccupazione dei lavoratori.

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