Anche in agricoltura è crisi
Ma qui si assume e si cresce

In agricoltura non mancano i problemi. Ma il settore primario è uno dei pochi, se non l'unico, in cui l'occupazione è in crescita: per quanto riguarda gli operatori legati a Coldiretti si è visto un + 13%. Ad aprire sono soprattutto i giovani e donne.

In agricoltura non mancano i problemi. Ma il settore primario è uno dei pochi, se non l'unico, in cui l'occupazione è in crescita: per quanto riguarda gli operatori legati a Coldiretti si è visto un + 13%. Ad aprire nuove aziende agricole sono soprattutto i giovani, che riscoprono la vita nei campi, e anche tante donne, in particolare in montagna.

La situazione in terra bergamasca è stata illustrata venerdì mattina, nella sala Verde della Camera di Commercio di largo Belotti 16, nel corso di una conferenza stampa che è stata organizzata per illustrare l'andamento dell'annata agraria 2011-2012.

Oltre a tracciare un bilancio dei vari comparti, il presidente e il direttore di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio, intervenuto con  Gianfranco Drigo, ha anche presentato il programma della «Giornata provinciale del Ringraziamento»: quest'anno si terrà a Bergamo l'11 novembre.

Il settore agricolo tiene, sia per il numero di aziende iscritte a Coldiretti, sia nei vari settori, sia per il fatturato. Aziende comunque in sofferenza: prima di tutto per il problema dell'accesso al credito, sia per la situazione particolare di alcuni comparti.

In particolare quello del latte, dove i costi sono aumentati ma con gli operatori alle prese con l'impossibilità di spuntare dall'industria di trasformazione un prezzo adeguato. Ora il latte viene pagato al produttore 0,38 euro al litro, dicono da Coldiretti, quando per esempio il latte «sport» spunta già un prezzo di 0,41.

I settori che stanno risquotendo i maggiori successi sono quelli legati all'agricoltura multifunzionale: agriturismi, fattorie didattiche, produzioni di nicchia come quelle dei piccoli frutti che hanno mercati poco sfruttati.

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