Economia / Bergamo Città
Giovedì 08 Novembre 2012
Ottobre, ammortizzatori e cassa
«Impennata» nella Bergamasca
Impennata del ricorso agli ammortizzatori sociali a Bergamo, Mantova, Sondrio, Lecco e Pavia. Rota (Fiom): «La crisi rimane pesantissima, l'utilizzo degli ammortizzatori sociali diffuso. Chiediamo che la cassa in deroga venga rifinanziata anche per il 2013».
Impennata del ricorso agli ammortizzatori sociali a Bergamo, Mantova, Sondrio, Lecco e Pavia. Mirko Rota (Fiom): «La crisi rimane pesantissima, l'utilizzo degli ammortizzatori sociali diffuso. Chiediamo che la cassa in deroga venga rifinanziata anche per il 2013»
Impennata del ricorso agli ammortizzatori sociali a Bergamo, Mantova e Sondrio. Considerando il periodo gennaio-ottobre 2011 e 2012 si vede che si è passati, a Bergamo, da quasi 7milioni di ore a 8.872.000 ore circa, a Mantova da 1.597.000 a 2.239.000, a Sondrio da 103.000 a 330.000.
Pesante anche l'aumento della cassa ordinaria. A Bergamo passata da 5.522.700 a 8.766.097, a Lecco da 2.092.186 a 4.103.509, a Mantova da 314.201 a 877.670 ore. A Brescia, invece, diminuiscono le ore di cassa totali ma esplode l'ordinaria, passando da 742.380 a 1.339.164 ore.
Un andamento preoccupante si coglie anche confrontando i mesi di ottobre 2011 e ottobre 2012. Complessivamente, infatti, si è passati da 8.404.569 a 8.581.965 ore. A Brescia da 2.235.918 a 2.510.423 ore. A Cremona il ricorso agli ammortizzatori sociali è quasi triplicato, passando da 215.641 a 624.172 ore. A Lecco è raddoppiato (da 570.024 a 1.101.613 ore). Idem a Pavia (da 154.514 a 338.811 ore). Come si vede dalle tabelle, poi, in molte province - come Cremona, Lecco e Brescia - il settore metalmeccanico è quello in cui sono concentrate la maggioranza delle ore totali (cioè di tutti i settori) degli ammortizzatori sociali.
«La crisi rimane pesantissima e l'utilizzo degli ammortizzatori sociali resta diffuso - dice Rota, segretario generale Fiom Cgil Lombardia -. Anche l'utilizzo della cassa in deroga rimane molto frequente sia per le aziende di piccola e media dimensione sia per quelle più grandi. Questo dimostra che ci vogliono più investimenti nelle imprese. E inoltre la deroga deve essere rifinanziata nel 2013 ma è necessario anche un cambio delle politiche sul lavoro da parte delle imprese e in particolar modo della Regione Lombardia».
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