«Honegger, ormai è troppo tardi»
L'azienda: situazione irreversibile

Tempus fugit. E mai il concetto è stato tanto ribadito come nel caso del Cotonificio Honegger. Mercoledì 7 novembre la proprietà ha messo nero su bianco le cause che hanno portato alla cessazione dell'attività della storica azienda tessile.

Tempus fugit. E mai il concetto è stato tanto ribadito come nel caso del Cotonificio Honegger. Mercoledì 7 novembre la proprietà ha messo nero su bianco, in un comunicato diramato da Confindustria Bergamo, le cause che hanno portato alla cessazione dell'attività della storica azienda tessile di Albino il 22 ottobre, con la messa in cassa integrazione straordinaria a zero ore dei 110 dipendenti (altri 248 erano già in Cigs da diversi mesi).

Il concetto è chiaro: rispettare le tempistiche era fondamentale, ma il piano industriale che avrebbe dovuto risollevare le sorti del Cotonificio, ora in liquidazione, «non ha potuto concretizzarsi per ragioni legate alla mancanza dell'effettiva disponibilità finanziaria richiesta agli istituti di credito».

Se ci fosse ulteriore bisogno di spiegazioni, l'azienda sottolinea che «le disponibilità successivamente evidenziate dagli istituti di credito sono del tutto tardive e non più utili a nessun fine». Che tradotto significa: i clienti c'erano (nota bene l'uso del passato), il lavoro anche, ma si è andati troppo per le lunghe e ormai la situazione è «del tutto irreversibile».

A seguito della chiusura aziendale, infatti, i clienti hanno annullato gli ordini, dirottandoli su altri fornitori. E con ogni probabilità settimana prossima dovrebbe essere depositata la domanda di concordato preventivo.

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