Economia / Valle Seriana
Sabato 27 Ottobre 2012
Dramma Honegger, il presidio:
«Non volevo spegnere e uscire»
«Sono l'ultima che ha spento la macchina. Non volevo spegnere». Il dramma dei 358 dipendenti della Honegger che hanno perso il lavoro è tutto nelle parole dell'ultima operaia uscita dalla fabbrica di Albino, che ha chiuso i battenti».
«Sono l'ultima che ha spento la macchina. Non volevo spegnere». Il dramma dei 358 dipendenti della Honegger che hanno perso il lavoro è tutto nelle parole dell'ultima operaia uscita dalla fabbrica di Albino, che ha chiuso i battenti».
«Siamo entrati alle 6 per il turno della mattina, venerdì. Alle 8 arrivano i colleghi della giornata e ci dicono: "che cosa fate? Non sapete che la fabbrica è chiusa?" Io ho pensato che non era possibile e sono rimasta lì a fare andare la macchina. Però a mezzogiorno ho dovuto arrendermi».
Pioggia anche sul presidio che gli operai hanno organizzato davanti alla Honegger. Giovanna racconta: «Non ci credevamo. Poi il direttore Savoldelli ci ha spiegato la situazione, in mensa, ci ha ringraziato per tutto quello che abbiamo fatto, ci ha detto che era dispiaciuto e noi abbiamo visto che lo era davvero».
Gli operai hanno presidiato l'ingresso e la rotatoria che sta davanti, ma non hanno bloccato il traffico: invitano gli automobilisti a suonare il clacson, un segnale di solidarietà. E sul cancello di ingresso della fabbrica un banale cartello: «Vogliamo lavorare».
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