Italcementi investe 150 milioni:
impianto più moderno a Rezzato

Italcementi investe 150 milioni per realizzare a Rezzato (Brescia) la cementeria «più moderna ed ecologica d'Europa». L'impianto, risalente al 1964, a partire dal mese di novembre sarà interessato da un profondo rinnovamento tecnologico.

Italcementi investe 150 milioni per realizzare a Rezzato (Brescia) la cementeria «più moderna ed ecologica d'Europa». L'impianto, risalente al 1964, a partire dal mese di novembre sarà interessato da un profondo rinnovamento tecnologico che interesserà principalmente la linea di cottura, il cuore produttivo della cementeria.

L'avvio della nuova struttura è programmato per la fine del 2014, al termine dei lavori e delle operazioni di collaudo. La ristrutturazione, ha dichiarato il consigliere delegato Carlo Pesenti, «porterà a un netto miglioramento della sostenibilità ambientale ed economica dell'impianto. La rinnovata cementeria di Rezzato sarà una delle punte di diamante della struttura industriale di Italcementi in Italia, insieme agli impianti di Calusco d'Adda e Matera, rinnovati negli scorsi anni».

Il Gruppo ha in corso altri «investimenti importanti in India e in Bulgaria, ma questo rilevante impegno in Italia vuole anche essere un segno del nostro radicamento e soprattutto della fiducia che Italcementi nutre nel futuro del nostro Paese malgrado lo scenario difficile in cui siamo attualmente immersi». Le nuove tecnologie, informa Italcementi, garantiranno una riduzione dei costi di produzione del 23% e un radicale abbattimento delle emissioni, con un calo complessivo a regime del 75%.

«Mi piacciono le imprese che investono nei periodi di crisi e che mantengono testa, cuore e una base importante in Italia». Così il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha commentato l'investimento da 150 milioni annunciato da Italcementi. «Oggi - ha continuato Passera - c'è un pezzo di Italia che investe, ci sono aziende di punta che vogliono investire anche in un momento di difficoltà». Insomma, ha concluso Passera, si tratta di imprese «che reagiscono alla crisi investendo».

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