Contratto dichiarato invalido
La Cgil: sesta sentenza a favore

È l'ottava sentenza - sottolinea la Cgil - e la sesta favorevole: il giudice ha dichiarato fondato e accolto il ricorso di un operaio in forze alla Brembo nel 2008. La causa di lavoro riguarda un altro contratto di somministrazione dichiarato invalido.

È l'ottava sentenza - sottolinea la Cgil - e la sesta favorevole, mentre per le altre due cause sia attende il giudizio della Corte d'Appello: il 4 ottobre scorso il giudice Antonella Troisi del Tribunale di Bergamo ha dichiarato fondato e dunque ha accolto il ricorso di V.B., operaio di terzo livello in forze alla Brembo Spa nel 2008.

Il lavoratore, che aveva chiesto aiuto all'Ufficio Vertenze della Cgil di Bergamo dopo un mancato rinnovo, aveva prestato servizio in Brembo dal 21 gennaio fino al 12 dicembre 2008 con diversi contratti: un contratto in somministrazione, poi prorogato, e un contratto a termine. La postazione di lavoro era sempre stata la stessa, “alle macchine Renault e Ferrari” come ha dichiarato il ricorrente durante l'interrogatorio.

Il Tribunale ha accolto il ricorso del lavoratore dichiarando che “tra V.B. e Brembo spa intercorre un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato con decorrenza dal 21 gennaio 2008” e ha condannato “Brembo spa alla riammissione in servizio del ricorrente e a corrispondergli le retribuzioni maturate dal 18 gennaio 2011 dedotto quanto percepito dallo stesso per l'attività lavorativa svolta medio tempore”.

La data del 18 gennaio 2011 è quella della raccomandata della messa in mora, cioè il momento in cui il contratto è stato impugnato dall'Ufficio Vertenze. Nella sentenza si legge, poi, che: “Qualora il lavoratore assunto con contratto di somministrazione formalmente valido venga adibito al soddisfacimento di esigenze produttive che non hanno natura temporanea, lo stesso può richiedere all'autorità giudiziaria la conversione del contratto di somministrazione a tempo determinato in contratto di lavoro a tempo indeterminato alle dipendenze dirette dell'utilizzatore. Nel caso di specie le ragioni non sono state genuinamente temporanee. (…) Vi sono dunque indizi gravi, precisi e concordanti di un'esigenza partita quale stabile, non strettamente collegata alle commesse dei clienti tedeschi e giapponesi”.

“Con questa nuova sentenza favorevole, la sesta su otto, continuiamo sulla strada che avevamo scelto di imboccare ormai quattro anni fa - spiega Carmelo Ilardo, responsabile dell'Ufficio Vertenze della Cgil di Bergamo -. Quella, cioè, di disincentivare l'utilizzo del precariato in Brembo. Nelle cause pilota che hanno preceduto questa sentenza, cinque giudici diversi ci avevano dato ragione nel merito delle impugnative, riscontrando o l'invalidità della somministrazione o l'invalidità del contratto a termine. In altre due cause terminate in primo grado con una sconfitta abbiamo fatto appello e siamo ancora in attesa che i giudici si pronuncino”.

Le prime due sentenze pilota (favorevoli all'Ufficio Vertenze) erano arrivate una a giugno e l'altra ad ottobre 2010.

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