Regione: patto «salva mutui»
per aiutare le giovani coppie

Un Patto «salva mutui» in duplice versione e una misura ad hoc studiata per sostenere le giovani coppie nell'acquisto della prima casa. Sono queste le iniziative che Regione Lombardia ha recentemente messo in campo per aiutare le persone che si trovano in difficoltà economica.

Un Patto «salva mutui» in duplice versione e una misura ad hoc studiata per sostenere le giovani coppie nell'acquisto della prima casa. Sono queste le iniziative che Regione Lombardia ha recentemente messo in campo per aiutare le persone che si trovano in difficoltà economica con acquisto o affitto di un alloggio e che sono state presentate mercoledì 26 settembre a Bergamo dall'assessore regionale alla Casa, Domenico Zambetti. Misure che si inseriscono in un quadro di interventi che, solo negli ultimi anni, ha significato stanziamenti per oltre 26 milioni di euro nella sola provincia orobica.

AZIONI CONDIVISE - «Il mondo dell'abitare - ha detto l'assessore - anche in considerazione della crescente difficoltà dei cittadini ad acquistare una casa, in particolar modo per chi è giovane o con un contratto di lavoro precario, ha visto crescere la domanda di alloggi in affitto e, purtroppo, anche gli sfratti che sono aumentati dai 4.666 del 2005 ai 12.511 del 2010».

«Numeri che ci hanno spinto a intervenire mettendo in campo, a partire dal "Patto per la casa" sottoscritto a febbraio con una sessantina di realtà del territorio come enti locali, sindacati, associazioni di costruttori, proprietari e inquilini, una forte azione tesa ad attuare le soluzioni migliori per i bisogni dei cittadini».

IL PATTO SALVA MUTUI - Serviva una garanzia per quanto riguarda i mutui anche a fronte del difficile momento economico e dei problemi delle famiglie a comprare la casa. La risposta di Regione si articola in un duplice accordo sottoscritto rispettivamente con Banca Intesa e Unicredit. Con Banca Intesa c'è la possibilità di sospendere o rimodulare il mutuo, senza dover lasciare l'alloggio. L'accordo con Unicredit, invece, permette, a chi ha stipulato il mutuo con le società del gruppo e si trova in momentanea difficoltà, di vendere il proprio alloggio a UniCredit Credit Management Immobiliare, saldare il debito residuo con i proventi della vendita e, contemporaneamente, stipulare un contratto di locazione a un canone sostenibile, con la possibilità di successivo riacquisto dell'alloggio, una volta superate le difficoltà economiche e finanziarie.

LE GIOVANI COPPIE - Altro tema delicato è quello delle giovani coppie. Per loro, Regione Lombardia ha pensato uno specifico sostegno sancito in un'intesa con Abi che prevede l'abbattimento del tasso di interesse del mutuo del 2 per cento per i primi 5 anni, quelli solitamente più critici. Ne possono beneficiare coloro che si sono sposati, o intendono farlo, nel periodo 1 giugno 2012-31 maggio 2013 e acquistano la prima casa (prezzo massimo 280.000 euro), stipulando un mutuo di durata non inferiore a 20 anni con una Banca convenzionata con Finlombarda SpA.

GIÀ STANZIATI OLTRE 26 MILIONI PER BERGAMO - L'impegno della Regione per le politiche abitative in provincia di Bergamo è stato sostanzioso è si è concretizzato in stanziamenti pari a 26,864 milioni di euro. Per l'acquisto della prima casa delle giovani coppie, dal 2008 al 2010 - a fronte di 1.479 domande - sono stati stanziati 8,8 i milioni; 13,6 per il fondo sostegno affitti con 18.632 richieste dal 2009 al 2011; 1.264.000 euro per dare una risposta, dal 2009 a oggi, a 818 domande di contributo straordinario a persone che sono state sfrattate o hanno perso il posto di lavoro e 3,2 milioni di euro per realizzare alloggi a canoni sostenibili nell'ambito del «Piano Casa».

CONTRIBUTO ALLA LOCAZIONE - Altri 12 milioni sono stati stanziati per il sostegno abitativo ai cittadini con disagio acuto. Allo stesso tempo, i cittadini licenziati o in mobilità possono richiedere un contributo straordinario di 1.500 euro, che diventano 2.000 per quanti sono sottoposti a procedura di sfratto esecutivo. A disposizione, per questo bando a sportello, Regione Lombardia ha messo 4,9 milioni di euro.

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