Economia / Hinterland
Martedì 04 Settembre 2012
Successo per la Carpenteria S. Antonio:
«Integrativo ad hoc per lo stabilimento»
Integrativo ad hoc alla Carpenteria Sant'antonio-Gruppo Cifa di Zanica. «Il premio variabile - spiegano dalla Cgil - sarà di 2.000 nel 2012, poi a regime nel 2014 raggiungerà i 2.200 euro».
Alla Carpenteria Sant'antonio-Gruppo Cifa di Zanica il 13 luglio scorso si è tenuto uno sciopero contro un contratto aziendale che la Fiom-Cgil aveva definito come «imposto»: né le RSU né l'organizzazione sindacale, infatti, lo avevano mai siglato. Semplicemente il gruppo voleva applicare a tutti i propri stabilimenti un'intesa firmata in una sola realtà produttiva, quella di Senago, nel milanese. Da martedì 4 settembre, invece, lo stabilimento metalmeccanico in Bergamasca ha un suo integrativo ad hoc, raggiunto nella sede di via Enrico Fermi.
«L'intesa contiene aspetti migliorativi rispetto a quello di Senago che il gruppo voleva applicare a tutte le altre sedi - spiega Valter Albani della Fiom-Cgil di Bergamo -. Col raggiungimento di tutti i parametri, il premio variabile sarà di 2.000 nel 2012, poi a regime nel 2014 raggiungerà i 2.200 euro. Si tenga conto che già ad oggi, coi risultati ottenuti da gennaio fino ad agosto, abbiamo raggiunto l'80% degli obiettivi previsti».
Gli elementi migliorativi riguardano la definizione dei parametri per il calcolo del premio: «Ad esempio con la firma di oggi è stata abbassata la percentuale di assenteismo rispetto all'intesa di Senago, mentre al capitolo qualità, è stata introdotta la valutazione del prodotto in uscita dallo stabilimento di Zanica - continua Albani -. Prima la qualità valutata era solo quella dello stabilimento nel milanese. Inoltre, abbiamo aumentato, anche se di poco, il buono pasto. L'ora di sciopero proclamata a luglio, l'unione dimostrata dai lavoratori e l'adesione quasi totale alla mobilitazione sono serviti per raggiungere quest'intesa specifica per la sede di Zanica: prima veniva applicato a questi lavoratori un contratto slegato dalla realtà dello stabilimento, dunque percepito come astratto».
A Zanica, dove lavora una settantina di persone, l'ipotesi di accordo è stata sottoposta al voto in assemblea: sui 57 votanti 47 si sono espressi in maniera favorevole.
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