L’Istituto di Cerealicolturaverso la salvezza

La sezione di Bergamo dell’Istituto sperimentale per la cerealicoltura si avvia verso la salvezza: il consiglio di amministrazione del Cra, Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, ha deliberato nei giorni scorsi il nuovo piano di riorganizzazione della rete territoriale. Una strutturazione nuova, decisa dopo che lo scorso novembre il Ministro Alemanno bocciò la seconda proposta del Cra, quella che tra l’altro prevedeva, nel tempo, la chiusura di Bergamo. 

Con la la pubblicazione del nuovo piano di riorganizzazione si scopre che la sezione di Bergamo viene addirittura promossa a «uUnità di ricerca», quindi autonoma al pari dei centri come quello di Foggia.

«È una bella notizia per Bergamo» ha commentato Marcello Saponaro, consigliere regionale dei Verdi e promotore dell’appello per la salvare la sezione di Bergamo, poi firmato da otto consiglieri regionali e da centinaia di ricercatori, insegnanti, studenti e semplici cittadini.

Ora la proposta di riorganizzazione del Cra ha tenuto conto della storia, dell’alta specializzazione e del riconoscimento internazionale attribuito all’istituto bergamasco. Il prossimo passo - per Saponaro - dovrà essere il potenziamento dell’unità di ricerca di Bergamo anche attraverso il coinvolgimento delle istituzioni locali che nei mesi scorsi avevano dichiarato la propria volontà di partecipare al rilancio e attraverso lo sviluppo della ricerca nei settori innovativi della chimica verde, dell’energia dall’agricoltura e della sicurezza alimentare. 

(30/01/2006)

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