L'accordo per l'integrazione
Al via i corsi sulla cittadinanza

Da sei mesi il cosiddetto «permesso a punti» è diventato una realtà: entrato in vigore il 10 marzo, prevede nuove norme per il rilascio e il rinnovo di tutti i tipi di permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno.

Da sei mesi il cosiddetto “permesso a punti” è diventato una realtà: entrato in vigore il 10 marzo, prevede nuove norme per il rilascio e il rinnovo di tutti i tipi di permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno per i cittadini extracomunitari di età superiore ai 16 anni che entrino in Italia per la prima volta.

Anche la Cgil di Bergamo, a seguito di un'intesa siglata con la Prefettura, fa la sua parte per il buon funzionamento del processo di integrazione: così sabato prossimo, 25 agosto, il sindacato di via Garibaldi 3 ospita 70 cittadini stranieri di varie nazionalità, dalle ore 8.30 alle 13, per lo svolgimento del mini-corso di "formazione civica e informazione sulla vita civile". Il cittadino straniero che si reca allo Sportello Unico per l'immigrazione presso la Prefettura, o la Questura, per il proprio permesso di soggiorno stipula, infatti, con lo Stato un Accordo di integrazione articolato per crediti.

Fra i meccanismi che regolano il nuovo sistema c'è quello della partecipazione a 5/10 ore di lezione nella propria lingua d'origine o in una lingua a scelta tra inglese, francese, spagnolo, arabo, cinese, albanese, russo e filippino. Così, in Cgil sabato si terrà una prima seduta in cui verranno illustrate le novità legislative che regolano l'ingresso in Italia e l'ottenimento del permesso di soggiorno, poi una seconda sessione di lavoro, con classi suddivise per lingua di provenienza: le lezioni si terranno in francese, wolof, albanese, arabo, spagnolo, hindi.

Ricordiamo che in generale, in fase di sottoscrizione dell'Accordo di integrazione vengono assegnati al cittadino straniero 16 crediti corrispondenti al livello A1 di conoscenza della lingua italiana parlata ed al livello sufficiente di conoscenza della cultura civica e della vita civile in Italia. La firma dell'accordo corrisponde alla promessa di conseguire entro due anni una conoscenza poco più che elementare (livello A2) dell'italiano e una conoscenza "sufficiente" dei "principi fondamentali della Costituzione", delle "istituzioni pubbliche" e "della vita civile in Italia", in particolar modo per quanto riguarda sanità, scuola, servizi sociali, lavoro e obblighi fiscali. A tre mesi dalla firma il cittadino migrante deve seguire, come già detto, un mini-corso gratuito di "formazione civica e informazione sulla vita civile" che dura tra 5 e 10 ore, svolto nella propria lingua d'origine o in una lingua a scelta tra inglese, francese, spagnolo, arabo, cinese, albanese, russo e filippino. In questa occasione si ricevono anche informazioni sulle "iniziative a sostegno del processo di integrazione" (come ad esempio corsi gratuiti di italiano) attive nella provincia.

A due anni dalla firma, lo Sportello Unico per l'Immigrazione esaminerà la documentazione presentata dallo straniero (attestati di frequenza a corsi, titolo di studio ecc.) o, se questa mancherà, lo sottoporrà a un test. In entrambi i casi la verifica si chiude con l'assegnazione di un punteggio: da 30 punti in su, l'accordo si considera rispettato, da 1 a 29 lo straniero è "rimandato", con l'impegno a raggiungere quota 30 entro il successivo anno, mentre se i punti sono 0 o meno il permesso di soggiorno è revocato e nei confronti dello straniero è adottato il provvedimento amministrativo di espulsione.

I primi Accordi Allo Sportello Unico per l'immigrazione della Prefettura di Bergamo i primi tre Accordi di integrazione sono stati sottoscritti il 12 marzo scorso. I tre stranieri firmatari sono stati convocati per il 4 maggio in un istituto scolastico del capoluogo per la partecipazione alla sessione di formazione civica, ai sensi dell'art. 3 del DPR n. 179/2011. La prima firmataria è stata una cittadina di nazionalità marocchina, di anni 27, ricongiunta dal coniuge.

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