L'industria del Sebino in lutto
È morto Pierino Galizzi

Si era fatto da solo nel mondo del business che conta il sarnicese Pierino Galizzi, che si è spento giovedì a 77 anni dopo una lunga malattia. Testa, passione e dedizione per divenire un industriale di successo internazionale, un «self made man» conosciuto ben oltre i confini della «Rubber valley» di cui è stato uno dei massimi rappresentanti.

Un viaggio durato una intera vita e che era iniziato oltre 60 anni fa, quando si presentò da operaio alla «Colombo» di Sarnico, un secolo di storia e fucina per gran parte degli attuali imprenditori del polo europeo delle guarnizioni industriali del Sebino bergamasco.

Nel 1962, Galizzi decide che è giunto il momento di osare, e punta l'indice in zona Lazzarini a Sarnico. Lì, a due passi dal suo lago, dà una svolta alla sua vita lavorativa, fondando la «Gapi». È il primo passo della sua affermazione. «Sono in azienda tutti i giorni. Cosa volete che vi dica, io mi diverto», aveva raccontato in occasione della nomina a Commendatore della Repubblica, onorificenza concessagli dal Presidente Giorgio Napolitano nella primavera 2008. Nel 2003 era stato anche premiato fra i benemeriti per la fedeltà al lavoro della nostra provincia.

Oggi «Gapi Group», di cui Galizzi era presidente, è una realtà industriale con oltre 700 addetti in tutto il pianeta, dei quali poco meno di 300 occupati nella nostra provincia. Gruppo composto da dieci aziende produttive, il cui quartier generale è ubicato a Castelli Calepio, presso la Gapi spa.

I funerali di Galizzi saranno celebrati lunedì alle 10 nella chiesa parrocchiale a Sarnico. In via Faletto 2, nell'abitazione di famiglia, è stata allestita la camera ardente, dove venerdì tantissima gente ha voluto porgere le condoglianze ai figli. Domenica alle 17 è prevista una veglia funebre.

Pierino Galizzi, vedovo della moglie Virginia, lascia nel dolore i tre figli Roberto, Alessandro e Maria Grazia, con rispettive famiglie, tutti e tre peraltro impegnati nel gruppo con incarichi direzionali.

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