Economia / Bergamo Città
Venerdì 10 Agosto 2012
«Dobbiamo dissetare le colture»
Coldiretti chiede più acqua
La Coldiretti bergamasca ha ufficialmente chiesto alla Regione Lombardia una deroga all'applicazione del Deflusso Minimo Vitale affinché il settore agricolo possa “dissetare” le colture in campo.
Raccogliendo le forti preoccupazione dei propri associati per la mancanza dell'acqua necessaria per le irrigazioni, la Coldiretti bergamasca ha ufficialmente chiesto alla Regione Lombardia una deroga all'applicazione del Deflusso Minimo Vitale affinché il settore agricolo possa “dissetare” le colture in campo.
“Abbiamo fatto questa richiesta - spiega il presidente della Coldiretti di Bergamo Alberto Brivio – perché il clima siccitoso sta causando gravi problemi agli agricoltori. La carenza di acqua infatti non permette la normale irrigazione delle colture in campo, con sicure ripercussioni sui raccolti imminenti e sulla possibilità per le imprese di produrre foraggio per l'allevamento del bestiame”.
La criticità della situazione in questi giorni è stata lanciata anche dall'Amministrazione Comunale di Treviglio e dal Consorzio di Bonifica, che si trova costretto a razionalizzare la poca acqua disponibile dopo essere riuscito a garantire la necessaria portata fino a questo punto della stagione. “Al fine di scongiurare pesanti perdite economiche alle aziende agricole – prosegue Brivio – abbiamo chiesto di attivare quanto prima ogni procedura utile all'ottenimento della deroga al Deflusso Minimo Vitale, come previsto dalla normativa in condizioni di particolare carenza di acqua. Ci auguriamo che la nostra richiesta venga accolta con la massima urgenza ma anche ci si attivi per cambiare le regole perché quelle che un tempo erano considerate anomalie climatiche ormai sono diventate la norma”.
Secondo la Coldiretti bergamasca ogni anno ci si trova a rincorrere l'emergenza perché le quantificazione del Deflusso Minimo Vitale si basa sulla media portata di un fiume negli ultimi 10 anni e non considera in alcun modo i cambiamenti radicali che hanno ultimamente interessato il clima e che ormai non sono più un'eccezione in quanto il caldo arriva sempre con molto anticipo e le precipitazioni sono molto scarse se non addirittura assenti.
“Senza un raccolto sufficiente – evidenza Brivio – gli agricoltori non solo avranno raccolti più scarsi, causa questo di fenomeni speculativi con ripercussione sui prezzi delle materie prime ad uso alimentare, ma saranno anche costretti ad acquistare a prezzi elevati il foraggio necessario per l'alimentazione del bestiame. E' una situazione paradossale e inaccettabile, frutto della scarsa attenzione che viene riservata alle esigenze del mondo agricolo”. Affinché gli organi competenti assicurino la massima attenzione alle difficoltà del mondo agricolo, la Coldiretti bergamasca ha chiesto anche l'intervento del Prefetto.
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