I rinoceronti del principe
caricati con la gru di Fassi

Un sottile filo rosso lega Fassi Group, l'Africa nera e la casa reale inglese. Nei giorni scorsi, infatti è partito dall'Inghilterra un carico speciale, con destinazione Tanzania. La Fondazione Aspinall ha deciso di trasferire tre esemplari di rinoceronte nero.

Un sottile filo rosso lega Fassi Group, l'Africa nera e la casa reale inglese. Nei giorni scorsi, infatti è partito dall'Inghilterra un carico speciale, con destinazione Tanzania. La Fondazione Aspinall (ente di beneficenza britannico che si occupa dell'allevamento di animali selvaggi in cattività e del loro salvataggio dall'estinzione) ha deciso di trasferire tre esemplari di rinoceronte nero in Tanzania, per favorire il ripopolamento di questo animale destinato altrimenti a scomparire.

Gli animali sono stati caricati con una apposta gru, prodotta dalla Fassi di Albino, su un aereo cargo Boeing 757 della Dhl, con destinazione aeroporto internazionale Kilimanjaro. La partenza è avvenuta dallo scalo di Manston, Inghilterra. La Fondazione Aspinall, in collaborazione con il Tusk Trust e il George Adamson Trust (organizzazioni britanniche impegnate nel sostegno dell'Africa, dalle comunità alla fauna) hanno unito le loro forze per organizzare un trasferimento, più unico che raro, di tre rinoceronti neri (nati in cattività in territorio inglese) al Parco nazionale Mkomazi in Tanzania, allo scopo di ringiovanire la popolazione di questi animali che solo vent'anni fa erano sull'orlo dell'estinzione, con soli duemila esemplari esistenti.

I tre rinoceronti sono stati donati da Damian Aspinall, presidente della Fondazione Aspinall, e prelevati dall'allevamento del Parco animali selvatici di Port Lympne, nel Kent. È in questo contesto che entra in gioco la casa reale inglese, con il principe William, duca di Cambridge, che in veste di patrocinatore del Tusk Trust e come attivista impegnato nella lotta al bracconaggio, ha visitato i rinoceronti a Port Lympne prima del loro trasferimento e ha ribadito l'impegno e la dedizione propri nel combattere il commercio illegale di avorio.

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