Residenziale, meno investimenti nel mattone Nel 2006 prevista una diminuzione dei prezzi

Il rallentamento non è generalizzato. Mantengono consistenza i segmenti di domanda collegati al mercato della prima casa e in generale tengono gli acquisti con finalità abitative. Mentre cala la domanda di immobili a scopo di investimento, soprattutto in città, nelle aree semicentrale e periferiche e nell’immediato hinterland del capoluogo.La minor propensione ad investire nel mattone è da attribuirsi sostanzialmente ai seguenti motivi:

- allungamento dei tempi medi richiesti per affittare l’immobile

- canoni in diminuzione

- inasprimento della pressione fiscale.

I canoni di locazione restano alti, ma l’offerta accentuata di appartamenti sta causando un primo smusso ai prezzi di locazione, soprattutto in città.

Tornando al versante delle compravendite, dalle prime stime emerge che non sia in atto alcun sgonfiamento di bolle speculative ma semplicemente il ridimensionamento di alcuni valori che nell’ultimo quinquennio hanno registrato forti incrementi. Per quest’anno i prezzi sono destinati a confermarsi o a subire un piccolo decremento a seconda della zona e del segmento e probabilmente si è entrati in una fase di minore vivacità rispetto all’ultimo quinquennio che ha prodotto rivalutazioni molto elevate. Anche per il nuovo anno dovrebbe confermarsi questa tendenza.

Sebbene sia sempre difficile compiere stime sul lungo termine si può affermare che per i prossimi mesi, almeno fino alla fine del primo semestre del nuovo anno si assisterà ad un calo della domanda con un ritocco verso il basso dei prezzi, soprattutto per quanto riguarda il semicentrale e il periferico (- 2,5% di media).

In controtendenza appaiono alcuni mercati, quale quello della domanda di immobili di cittadini extracomunitari, che esprimono una certa vivacità nell’acquisto per immobili recenti e di piccole dimensioni.

In conclusione, in città tengono i prezzi del centralissimo e di città Alta, mentre diminuiscono i valori del semicentrale e del periferico. In provincia restano invariati i prezzi degli immobili dei centri minori, perdono valore i centri dell’hinterland e i centri principali. Per cui l’incremento medio nominale atteso per l’anno in corso non supererà l’1 - 1,5%, al di sotto del livello dell’inflazione. Per il nuovo anno è prevista una diminuzione dei prezzi tra l’1 e l’1,5%.

(29/11/2005)

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