Capannoni e negozi in crisi
Vanno a picco le compravendite

Una ritirata drammatica quella negli ultimi anni in Bergamasca sul fronte del mercato immobiliare non residenziale: dagli uffici, ai negozi, fino ai capannoni, ai laboratori e agli alberghi. La evidenziano i dati del 4° rapporto immobiliare di Ance Lombardia e Cresme.

Una ritirata drammatica quella negli ultimi anni in Bergamasca sul fronte del mercato immobiliare non residenziale: dagli uffici, ai negozi, fino ai capannoni, ai laboratori e agli alberghi. La evidenziano i dati del 4° rapporto immobiliare di Ance Lombardia e Cresme che getta ombre pesanti anche sull'andamento dei prossimi mesi, mentre tra il 2009 e il 2010 si era già perso in Lombardia un quinto del mercato.

A causa della crisi, il numero delle transazioni continua a ridursi specie in Bergamo città: -12,3% solo nell'ultimo anno rilevato (2011), con un parziale passato dalle 353 transazioni del 2004 alle 240 del 2011. Tra il 2006 e il 2011 il calo complessivo in provincia è del -27%, e tocca addirittura quota -35% per il capoluogo.

Tornando ai numeri lombardi, negli ultimi 5 anni gli uffici hanno registrato un -39,6% (-2,7% il dato dell'ultimo anno); i negozi -41,9% (-3,6% nel 2011), i capannoni -32,3% (+1,1% nel 2011). Anche se alcune voci nel 2011 hanno avuto una ripresina, la situazione rimane estremamente preoccupante, come rileva il presidente di Ance Bergamo Ottorino Bettineschi: «Il settore resta in crisi profonda: ci eravamo illusi per i piccoli progressi nei primi mesi 2011 ma il secondo semestre e l'inizio 2012 ci hanno fatto ripiombare in un'altra fase recessiva».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 6 giugno

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