Economia / Bergamo Città
Giovedì 31 Maggio 2012
Incentivi a chi dà un posto fisso
Siglata intesa Provincia-Sindacati
Incentivi alle aziende che assumono i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, ricollocazione e riqualificazione. Sono i punti salienti del Patto territoriale per le politiche attive della Provincia di Bergamo, firmato mercoledì dalle parti sociali .
Incentivi alle aziende che assumono i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, ricollocazione e riqualificazione. Sono i punti salienti del Patto territoriale per le politiche attive della Provincia di Bergamo, firmato mercoledì dalle parti sociali (Cgil, Cisl e Uil, Confindustria Bergamo, Associazione artigiani, Cna, Lia, Ascom, Coldiretti, Confcooperative e Anmil), dalla durata triennale, che sarà attuato a partire da luglio e che vede lo stanziamento complessivo di circa 8,2 milioni di euro.
In sostanza, in base allo «status» dei lavoratori (disoccupati, inoccupati, in cassa integrazione, in mobilità, giovani), si definiscono percorsi ad hoc con tanto di dote provinciale e relativo incentivo all'impresa che assume. Per un totale di circa 500 nuovi posti di lavoro.
Prendiamo il caso di un disoccupato (o di un inoccupato o ancora di persone in cassa) che si rivolge ad uno degli enti accreditati alla formazione e al lavoro. In prima battuta gli sarà costruito un percorso di riqualificazione che tenga conto delle sue competenze e di quelle richieste dall'azienda a seguito dell'individuazione di un nuovo posto di lavoro. Oppure la riqualificazione sarà finalizzata al rafforzamento delle competenze e all'attivazione di un tirocinio di inserimento lavorativo.
Si tratta solo di un esempio e altri riguardano la promozione dell'occupazione giovanile con incentivi alle aziende per l'assunzione e la stabilizzazione di giovani dai 29 ai 35 anni.
Altri tipi di interventi sono rivolti alla riqualificazione dei lavoratori occupati in aziende che non usufruiscono di ammortizzatori sociali, con l'obiettivo di evitare l'espulsione dal mercato del lavoro (costo complessivo del progetto 326 mila euro).
È inoltre prevista la gestione delle crisi aziendali con progetti per l'outplacement e la riqualificazione dei lavoratori, oltre a progetti di ricerca di nuove iniziative imprenditoriali, tirocini all'estero (progetto Euromondo), e promozione e sostegno alla formazione in apprendistato.
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