Economia
Mercoledì 18 Aprile 2012
Tassi raddoppiati, tempi allungati
Coldiretti: convegno sul Credito
Tassi raddoppiati e tempi allungati: è questa la morsa del credito che sta strozzando le aziende agricole. Secondo una rilevazione di Coldiretti Lombardia, le imprese del settore hanno visto salire il costo dei finanziamenti «chiavi in mano». Il 19 un convegno a Treviglio.
Tassi raddoppiati e tempi allungati: è questa la morsa del credito che sta strozzando le aziende agricole. Secondo una rilevazione di Coldiretti Lombardia, le imprese del settore hanno visto salire il costo dei finanziamenti «chiavi in mano» (euribor più lo spread delle banche) dal 3 per cento dell'inizio dell'anno scorso al 6 per cento attuale, con punte anche del 7 per cento, con tempi di attesa per l'approvazione della richiesta che prima erano di 30 giorni mentre adesso si allungano fino a 6 mesi.
Inoltre 6 imprese agricole su dieci hanno difficoltà ad accedere al credito, a fronte di un costo del denaro che è superiore del 30 per cento rispetto a quello medio del settore industriale. Per fare il punto della situazione CreditAgri Coldiretti, lsmea-Sgfa e la Dg Agricoltura della Regione Lombardia, hanno organizzato un convegno sul tema: «Credito e agricoltura - nuovi strumenti per fare impresa nell'attuale congiuntura economica» che si terrà nell'Auditorium della Bcc Treviglio giovedì 19 aprile, alle ore 9.45.
Verranno presentati i nuovi strumenti finanziari proposti da CreditAgri e da Ismea-Sgfa (il Fondo Credito, il Fondo di Investimento nel capitale di rischio, la garanzia a prima richiesta di Ismea) per facilitare l'accesso al credito. Intanto - aggiunge Coldiretti - sono stati divulgati i dati di Unioncamere su aperture e chiusure di imprese nel primo trimestre del 2012 e la riduzione del numero di attività in Italia è dovuta per oltre la metà al calo di 13.335 unità registrare in agricoltura, dove a pesare insieme alle difficoltà di mercato, sono proprio la stretta creditizia e l'aumento dei costi.
Tanto che a marzo i prezzi pagati agli agricoltori - sottolinea la Coldiretti - sono scesi del 2,3 per cento rispetto allo scorso anno mentre si è verificato un aumento delle spese di produzione, a partire dal gasolio che è rincarato del 44 per cento.
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