Economia
Venerdì 30 Marzo 2012
Fiaip: disinformazione sull'Imu
Per la 1ª casa più leggera dell'Ici
«Sull'Imu si sta facendo disinformazione scandalistica, senza guardare ai dati e alle cifre precise, tanto per sostenere l'audience dei talk show politici», dichiara Giuliano Olivati, presidente degli agenti immobiliari Fiaip Bergamo.
«Sull'Imu si sta facendo disinformazione scandalistica, senza guardare ai dati e alle cifre precise, tanto per sostenere l'audience dei talk show politici», dichiara Giuliano Olivati, presidente degli agenti immobiliari Fiaip Bergamo e delegato alla cultura e formazione di Fiaip Lombardia.
«È innegabile che l'Imu colpisca, e non poco, le seconde case e gli immobili del settore terziario e produttivo, ma sulla prima casa bisogna fare chiarezza, altrimenti si rischia l'effetto mucca pazza su un settore già in crisi come l'immobiliare», continua Olivati, che si riferisce all'analisi economica di un'associazione indipendente come la Cgia di Mestre, che ha pubblicato i dati dell'Imu prima casa in tutti i capoluoghi di provincia, ipotizzando un'aliquota al 4 per mille: ricordiamo che l'aliquota minima è quella che viene applicata a Bergamo e nella stragrande maggioranza dei Comuni, per non penalizzare le famiglie.
Ebbene, dalla simulazione della Cgia emerge che l'Imu è addirittura più leggera dell'Ici per le famiglie con figli a carico, e per i nuclei senza figli è complessivamente comunque più vantaggiosa della vecchia imposta: solo 33 Comuni capoluogo su 101 (pari al 33% circa del totale) subiranno degli aumenti rispetto a quanto pagavano con l'Ici.
Questo perché l'Imu prevede una detrazione di 200 euro sulla prima casa, aumentata di 50 euro per ogni figlio a carico, fino ad un massimo di 8. In alcuni capoluoghi l'Imu sarà addirittura azzerata dalla detrazione prima casa, anche per i nuclei senza figli. Insomma, per le prime case la nuova tassa sarà più salata della vecchia Ici solo per gli immobili che superano i 620 euro di rendita catastale.
A Bergamo la Cgia Mestre stima un aggravio medio dalla vecchia Ici all'Imu di soli 5 euro per le prime case di famiglie senza figli (da 114 a 119 euro), mentre per le famiglie con figli si va da -45 a -114 euro (da 1 a 4 figli a carico, simulazioni su prima casa cat. A3).
«Il problema - spiega il presidente Fiaip Bergamo - è che qualcuno ci aveva illuso che l'Ici prima casa non sarebbe più tornata, ma toglierla è stato un regalo avvelenato. Senza Ici prima casa, infatti, i Comuni sono alla canna del gas, e ora per far cassa si sentono legittimati ad applicare aliquote Imu alte sulle seconde case e gli immobili del terziario e produttivo».
«Ma i Comuni sanno bene che non possono mettere in ginocchio le famiglie, e quindi applicano alla prima casa l'aliquota minima, oltre alle detrazioni previste dalla legge. Bisogna quindi chiarire ai consumatori - conclude Olivati - che l'impatto sulla prima casa è nullo o mediamente modesto, e non incide sulle dinamiche immobiliari, a meno che non ci facciamo tutti travolgere da una specie di "mucca pazza del mattone" che si autoalimenta».
Del resto fino a quando c'era l'Ici prima casa, cioè fino al 2007, il mercato immobiliare andava a gonfie vele, segno che non è questa imposta comunale la pietra d'inciampo del real estate».
Lo studio Cgia Mestre: http://www.cgiamestre.com/2012/03/imu-piu%E2%80%99-leggera-dell%E2%80%99ici-per-famiglie-con-figli-a-carico/
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