Economia
Giovedì 29 Marzo 2012
Contratto di apprendistato
Norme per rilanciare l'occupazione
Soddisfazione tra gli imprenditori del terziario per la firma dell'accordo di riordino complessivo sulla disciplina dell'apprendistato tra Confcommercio-Imprese per l'Italia e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.
Soddisfazione tra gli imprenditori del terziario per la firma dell'accordo di riordino complessivo sulla disciplina dell'apprendistato tra Confcommercio-Imprese per l'Italia e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil avvenuto nei giorni scorsi.
L'intesa dà attuazione al nuovo Testo Unico sull'apprendistato, in coerenza con le linee della nuova riforma del mercato del lavoro approvata dal Governo. «Il nuovo accordo - afferma Enrico Betti, responsabile dell'area lavoro di Ascom Bergamo e presidente degli Enti bilaterali del commercio e del turismo - dimostra la volontà del terziario e dei servizi nel rispondere puntualmente all'evoluzione degli strumenti legislativi attraverso indicazioni semplici ed agevoli per le imprese che favoriscono anche la crescita dell'occupazione giovanile».
Gli apprendisti in provincia di Bergamo sono circa 10 mila, il 40% dei quali vengono assunti dalle imprese del commercio e dei servizi. «Nell'ultimo anno, però, nella nostra provincia si è registrato un calo del 30% delle assunzioni di apprendisti, dovuto sia alla crisi in atto ma soprattutto al fatto che la normativa non era definita, le regole erano in continuo cambiamento. Speriamo ora che la riforma della Fornero non modifichi l'impianto e l'accordo firmato nei giorni scorsi sia dunque un punto fermo che consenta maggiore occupazione».
«In effetti le nostre imprese confermano stabilmente oltre l'80% delle assunzioni, quindi l'apprendistato, che lo scorso anno per esempio ha interessato 600 ragazzi dai 18 ai 29 anni, è uno strumento di punta per consentire ai giovani l'accesso nei settori del terziario. Il risultato raggiunto, in questo momento di particolare conflitto, dimostra che le parti sociali hanno volontà e capacità di affrontare il futuro consce che l'obiettivo comune è quello di favorire l'occupazione e lo sviluppo. E per ultimo questa intesa valida su tutto il territorio nazionale uniformerà le diversità ponendo al centro la bilateralità e la formazione "vera"».
Il nuovo testo conferma l'impianto generale contenuto nell'accordo sull'apprendistato professionalizzante con formazione esclusivamente aziendale del 23 settembre 2009 (suddiviso in tre tipologie: per la qualifica e diploma professionale; professionalizzante; di alta formazione e ricerca), mantenendo la centralità del ruolo della bilateralità e definendo le figure professionali del comparto del terziario, della distribuzione, dei servizi, sovrapponibili a quelle dell'artigianato per la quali è stata prevista una durata maggiore del contratto di apprendistato.
L'accordo infatti prevede, per specifiche figure professionali analoghe a quelle artigiane, durate diversificate e percorsi formativi ad hoc in grado di rispondere alle esigenze delle imprese e dei lavoratori. In particolare, il nuovo testo recepisce le disposizioni afferenti la tempistica entro la quale dovrà essere definito il piano formativo individuale; stabilisce la proroga del termine di scadenza del contratto di apprendistato nel caso in cui il rapporto subisca nel corso dello svolgimento una sospensione involontaria (ad esempio malattia od infortunio dell'apprendista); inoltre, con riferimento al finanziamento dell'attività formativa, prevede che gli apprendisti possano essere posti in formazione nell'ambito della progettazione formativa dell'impresa tramite il Fondo For.Te.
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